In totale sono 34 le persone coinvolte nell’inchiesta.
Messina – Questa mattina, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina e il personale del Nucleo Investigativo Centrale del Corpo di Polizia Penitenziaria, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Messina, hanno eseguito numerose perquisizioni all’interno della Casa Circondariale di Messina “Gazzi” e in locali esterni. L’operazione ha coinvolto 21 detenuti e 9 agenti della Polizia Penitenziaria in servizio presso l’istituto.
Il decreto di perquisizione ha interessato anche altri quattro soggetti, alcuni indagati a piede libero e altri agli arresti domiciliari, per un totale di 34 persone coinvolte nell’inchiesta. L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Messina e svolta congiuntamente da Carabinieri e Polizia Penitenziaria, riguarda un gruppo di individui sospettati di aver costituito un’associazione finalizzata all’introduzione di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Messina “Gazzi”.
Tra le ipotesi di reato contestate figura l’associazione per delinquere (art. 416 c.p.), aggravata dall’impiego di alcuni agenti di polizia penitenziaria compiacenti. Le indagini preliminari hanno permesso di ricostruire una fitta rete di comunicazioni telefoniche tra detenuti e persone all’esterno del carcere, nonché un’intensa attività di consumo e spaccio di sostanze stupefacenti all’interno della struttura. Gli inquirenti stanno ora approfondendo il ruolo di ciascun indagato per accertare le responsabilità e le modalità con cui venivano introdotti e distribuiti i materiali illeciti.