Si indaga sulla dinamica: l’allarme non è scattato e per questo si ipotizza che il piccolo sia stato portato in parrocchia già senza vita.
Bari – Dramma e tristezza nel capoluogo pugliese, dove nella “culla della vita” in chiesa è stato trovato senza vita il corpicino di un neonato. Ritrovato nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco, per il piccolo non c’era più nulla da fare: sarebbe morto di freddo L’allarme non è scattato subito, poiché chi lo ha lasciato non avrebbe chiuso la porta della stanza che custodisce la culla. “Sono a Roma – spiega il parroco don Antonio Ruccia – ma il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato”. Il mancato allarme fa supporre anche che il piccolo sia stato sistemato all’interno della culla quando era già morto. Sul caso indaga la polizia. La culla termica è stata sequestrata.
I primi a intervenire dopo il ritrovamento del piccolo sono stati gli agenti delle Volanti e della Scientifica della questura di Bari che hanno effettuato i primi rilievi, ma sul caso ora indagano i poliziotti della squadra mobile. Al vaglio degli investigatori ci sono i filmati delle telecamere della zona. Una storia drammatica che rattrista e che è opposta a quanto accaduto a inizio dello scorso anno, quando nella “culla della vita” della chiesa di Bari, invece una bambina era stata trovata ancora in vita nel sistema, in funzione dal 2014. A trovarla era stato proprio il parroco, don Antonio Ruccia, allertato dal sensore che ha fatto squillare il suo cellulare. Oggi invece il telefono non ha squillato, e per il bimbo non c’era più nessuna speranza.
La culla, che esiste dal 2014, è stata usata per la prima volta nel luglio di tre anni fa quando un bimbo, poi battezzato con il nome Luigi, fu lasciato dai genitori.