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Dossieraggio: Mantovano a caccia di soluzioni per la sicurezza delle banche dati

Mentre alla Camera si discute del ddl sulla cybersecurity, “Approfondimento del governo in corso, rafforzeremo i controlli”.

Roma – “Ho avviato un approfondimento a Palazzo Chigi con il governo per individuare soluzioni ai problemi che lo scandalo dossieraggi, sui quali indaga la procura di Perugia, ha fatto emergere”. Ci si interroga su “come rafforzare il sistema di controlli sull’accesso alle banche dati che non sono solo le ‘Sos’ ma anche le altre. C’è l’estensione dell’obbligo di denuncia degli accessi dei quali è sospetta la liceità e si punta a sanzionare anche “chi non ha la qualifica di pubblico ufficiale ma accede alle banche dati. C’è una riflessione in corso da parte del governo”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, intervenendo alle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera.

Su questi argomenti “sarebbe interessante confrontarsi con le proposte dei deputati, riservandosi comunque il Governo di esprimere le proprie valutazioni in materia”, ha detto Mantovano. “Da questo punto di vista le considerazioni svolte in ordine ai soggetti che hanno perso la qualifica di pubblico ufficiale appaiono molto interessanti in quanto tali soggetti hanno mantenuto la competenza tecnica spendibile per un’attività illecita”, ha fatto notare. E in merito al caso dossieraggio, ha aggiunto, la “fondamentale prevenzione di accessi illeciti” si attua “meglio se le sanzioni sono adeguate piuttosto che risibili”.

Mantovano, ha ricordato inoltre che lo scandalo è esploso ex post rispetto all’adozione del disegno di legge sulla cybersecurity che è tuttora all’esame della Commissione”.

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