Dl Carceri: acceso botta e risposta tra Nordio e i senatori del Pd

Scontro in Transatlantico tra il ministro della Giustizia e i dem Rossomando e Verini, mentre Sisto parla di coesione nella maggioranza.

Roma – Se non un vero e proprio scontro sicuramente un confronto acceso quello che si è svolto, secondo
quanto riferito, stamane in Transatlantico al Senato tra i senatori del Pd Anna Rossomando e Walter Verini da un lato e il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Oggetto del contendere il dl Carceri, al centro della riunione di maggioranza cui ha preso parte lo stesso Guardasigilli. A porre fine al confronto fra il ministro e i due esponenti dem è stato l’arrivo del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari e dalla capo di gabinetto di via Arenula, Giusi Bartolozzi, che hanno invitato Nordio ad andare alla buvette facendo terminare la discussione fra i tre.

Intanto le opposizioni, tutte, continuano a non partecipare ai lavori della commissione Giustizia che, sospesa per i lavori d’Aula, che alle 14 è convocata per continuare l’esame degli emendamenti. Sul dl Carceri la maggioranza ha trovato un’intesa per riformulare “in senso restrittivo”, le proposte avanzate da Forza Italia. “La maggioranza è assolutamente coesa. Abbiamo soltanto individuato alcune sintesi sugli emendamenti in modo da trovare una soluzione condivisa fra i vari schieramenti, circoscrivendo un pò alcuni emendamenti di Forza Italia, con una formulazione che ha trovato una ampia condivisione. Sono stati un po’ ristretti”, ha detto Giulia Bongiorno. La commissione è sospesa per i lavori d’Aula.

“Esprimiamo soddisfazione per la sintesi e la coesione in maggioranza”, ha sottolineato anche il viceministro Francesco Paolo Sisto. “Si è trovata una sintesi politica soddisfacente per tutti. Siamo in fase di riformulazione”, ha spiegato. Gli emendamenti ‘azzurri’ sono quelli che contengono misure deflattive rispetto al sovraffollamento carcerario. Le opposizioni al completo ieri hanno abbandonato i lavori della Commissione Giustizia del Senato, dove era in corso l’esame del decreto carceri. Da Pd, M5S, Avs e Italia Viva la scelta dopo che sono stati dati pareri negativi su tutti i 225 emendamenti presentati. Critiche anche per i tempi, dopo l’arrivo in Commissione di altri 14 emendamenti del governo, che lamentano dalla minoranza non c’è tempo per valutarli.

“Non c’è stata alcuna considerazione del lavoro da noi effettuato, nemmeno loro erano convinti del decreto, tant’è che l’avevano riscritto con gli emendamenti del governo, vista l’assenza di totale collaborazione è inutile la nostra presenza qui”, ha spiegato Ada Lopreiato, senatrice del M5S, lasciando la Commissione. “Tutto questo è chiaramente a discapito di quelli che sono gli effettivi problemi nelle carceri, che non considerano assolutamente, parliamo dei suicidi, parliamo dei minori in carcere, quindi in barba a quelle che sono le vere problematiche all’interno delle carceri”, ha concluso.

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