Frane e paesi isolati, decine di persone evacuate. Cogne senz’acqua. Turisti bloccati e salvati con gli elicotteri. Situazione critica a Macugnaga e nelle valli Orco, Soana e di Lanzo. Allagamenti a Cervinia: “Danni per milioni”. Cirio: “Chiederemo lo stato di emergenza”.
Aosta – Disastrosa alluvione in atto tra Piemonte e Valle d’Aosta. Come si legge sul sito ilmeteo.it, forti temporali imperversano da ore: già caduti 149mm di pioggia a Noasca e 91mm a Cogne ma continua a diluviare in modo incessante. Le situazioni più critiche nelle valli Orco, Soana e nelle valli di Lanzo, testimoniate anche dai drammatici video che circolano sui social. I vigili del fuoco hanno effettuato, solo nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, un’ottantina di interventi di soccorso per frane e per aiutare persone in difficoltà. Esondata anche la Dora. Due morti e un disperso in Canton Ticino.
Sempre nel VCO e sul Canavese si sono registrate raffiche di vento anche da 100 Km orari, grandinate, esondazioni, provocando frane, allagamenti, danni alle automobili e arrivando a scoperchiare completamente il tetto di una villa. Chicchi di grandine da quasi 200 grammi sono caduti ieri sera tra i comuni di Forno, Cuorgnè e Valperga (Torino).
A Macugnaga, ai piedi del monte Rosa, è esondato il torrente Tambach, affluente dell’Anza. Circa 90 persone sono state evacuate nella notte. Stamani sono stati evacuati dei vigili del fuoco una quarantina di escursionisti – alcuni italiani, altri stranieri – che erano rimasti bloccati nei rifugi di Macugnaga: a riportarli a valle due voli dell’elicottero dalle strutture che si trovano in quota ai piedi della parete est del monte Rosa. Al momento sono in corso altre evacuazioni con due elicotteri dei vigili del fuoco per portare in zona sicura 120 persone bloccate sull’Alpe Veglia (VCO). Alessandro Bonacci, sindaco di Macugnaga ha invitato i turisti e i non residenti in paese ad andarsene al più presto per agevolare gli interventi di emergenza e poi iniziare i ripristini.
A Montanaro, nel Torinese, stanotte è stata salvata una famiglia di 3 persone bloccata in auto per innalzamento del torrente Orco.
A Chialamberto, in Val Grande, lo Stura ha rotto gli argini. Tutti i bacini della zona sono oltre i livelli di pericolo. Anche il lago di Ceresole è salito rapidamente ed è al limite dell’esondazione: se sarà necessario aprire la paratoia, si rischia la catastrofe. La strada per Ceresole è già stata chiusa. Criticità anche a Usseglio per una frana. Sale da gialla ad arancione l’allerta idrogeologica nelle valli del Gran Paradiso. Chiuso anche il Passo del Sempione, sempre per l’ennesima frana.
Un’altra frana ha isolato Cogne, dove si sono registrate esondazioni di tutti i principali torrenti della vallata. Il paese è già isolato per una frana caduta alcune ore fa. Nella vallata si sono verificate colate detritiche lungo cinque canaloni e si registra l’esondazione del torrente Valnontey. Circa 200 persone sono state evacuate stamani in elicottero, dopo che l’unica strada di collegamento, la regionale 47, è stata danneggiata dall’alluvione di ieri. Si tratta di “residenti e turisti: un centinaio dalla Valnontey e altrettanti da Cogne”, ha detto il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin. Gran parte del paese è senza acqua: “L’acquedotto è stato portato via dal torrente, stiamo pensando a una riparazione provvisoria da realizzare, tra stasera a domani, per riuscire a riempire la vasca di carico”, dice il sindaco di Cogne Franco Allera.
Le prime stime dei danni: ammontano a milioni
A Cervinia “i danni sono ingenti, si parla di milioni e milioni di euro, perché tutti i negozi hanno i magazzini che sono sotto il livello della strada, quindi il torrente Marmore straripando ha riempito garage, box, e anche diversi locali”, dice all’Ansa Massimo Chatrian, vicesindaco di Valtournenche, dove la notte scorsa si è abbattuto un nubifragio che ha colpito soprattutto le vie del centro di Cervinia. “Ora la situazione è abbastanza sotto controllo, si stanno sistemando gli argini dei torrenti e le vie del centro. Si sta facendo un sopralluogo per controllare la situazione degli acquedotti, perché hanno subito dei danni”.
Danni rilevanti, pari ad almeno tre milioni di euro, anche ad Alagna Valsesia (Vercelli) per effetto dell’ondata di maltempo: questa la prima stima comunicata da Francesco Pietrasanta, presidente dell’Unione montana, che parla di danneggiamenti a strade, ponti e scogliere. “Ingenti” anche i danni nel Parco naturale dell’Alta Valsesia “con sentieri e infrastrutture turistiche devastate”, e poi a Scopa e Campertogno.
“Come unione montana – dice il presidente – ci stringiamo intorno alle comunità colpite e ai sindaci, e ringraziamo le autorità per il pronto intervento. A distanza di quattro anni dall’ultima alluvione che ha devastato la Valsesia è preoccupante vedere quanto siamo indifesi di fronte a questi eventi. E’ necessario mettere mano ai fiumi e ai torrenti, fare pulizia, fare la manutenzione alle infrastrutture che regimano le acque, procedere con i disalvei programmati. Per questo servono risorse mirate per i Comuni montani, che sono le avanguardie dello sconvolgimento climatico”. “Siamo sicuri – conclude Pietrasanta – che la Regione e lo Stato non ci lasceranno soli ma chiediamo di fare in fretta”.
Protezione civile mobilitata in Piemonte. Cirio: “Pronti a chiedere lo stato di emergenza”
Gli uomini della Protezione civile del Piemonte sono mobilitati per seguire l’andamento della perturbazione e coordinare gli interventi della Protezione civile in stretto raccordo con le Prefetture di Torino e del Verbano Cusio Ossola.
In contatto con i sindaci delle zone colpite anche il governatore del Piemonte Alberto Cirio: “Abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte – sottolinea il presidente della Regione – i danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza“.
Musumeci: “Il governo è pronto a fare la propria parte”. La solidarietà di Tajani e Salvini
“Seguo costantemente l’evolversi del maltempo che ha colpito la Valle d’Aosta e gli altri territori del Nord Italia. Vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. Per favore, non parliamo più di eventi eccezionali ma ordinari, ai quali purtroppo dobbiamo prepararci tutti, istituzioni e cittadini, in una seria attività di prevenzione strutturale e non. Il governo è pronto a fare la propria parte.” Lo scrive su Facebook il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. Anche il vicepremier e ministro Matteo Salvini “sta seguendo con la massima attenzione quanto sta avvenendo in Valle d’Aosta a causa del maltempo. Nel ribadire la massima solidarietà ai valdostani, Salvini ha chiesto ai propri uffici verifiche accurate ed è pronto a garantire massimo impegno possibile per quanto di competenza del Mit”. Lo si legge in una nota del dicastero di Porta Pia.
“Seguiamo con grande attenzione quanto sta accadendo in Valle D’Aosta a causa del maltempo. Esprimo solidarietà a tutti i cittadini in difficoltà, il Governo sarà al loro fianco. Ringraziamo la Protezione civile, Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e i volontari per il loro tempestivo intervento”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Dramma in Canton Ticino: crolla un ponte, due morti e un disperso
Drammatica anche la situazione in Canton Ticino, dove un intenso nubifragio ha causato due morti e un disperso. In Vallemaggia, riportano media della Svizzera italiana, i violenti temporali avrebbero causato una grossa frana in zona Fontana (nel nord ovest del cantone di lingua italiana). Le autorità svizzere comunicano che sono state recuperate dai soccorritori della Rega le salme di due persone, attualmente in fase di identificazione. Sono attive le ricerche di una terza persona che risulta dispersa. La strada cantonale è stata interrotta da un ponte crollato travolto dalle acque: saltato il collegamento via terra con le valli Bavona, Lavizzara e Campo. Nella zona interrotta anche la fornitura di elettricità.
A Mogno è presente una colonia estiva che accoglie una settantina di persone tra monitori e ospiti mentre a Peccia si trovano circa 300 persone, presenti per il locale torneo di calcio. In entrambi i casi nessuno ha riportato conseguenze. È in corso l’evacuazione della colonia mentre sono attualmente al vaglio le modalità per quella relativa alle persone presenti a Peccia.
Sempre in Svizzera l’intero Vallese è in ginocchio. A seguito dei forti temporali iniziati nel pomeriggio di ieri il Rodano e numerosi affluenti hanno rotto gli argini in diverse località. Il livello massimo della piena del Rodano è stato raggiunto nell’Alto Vallese ieri sera, ha comunicato lo Stato maggiore di condotta, per poi raggiungere il Basso Vallese. Contattato da Keystone-ATS, Raphaël Mayoraz, capo del Servizio cantonale per i pericoli naturali, ha parlato di «situazione estrema». La A9 è inagibile fra Sion e Sierre perché inondata. Anche numerose altre strade del cantone, come fra Täsch e Zermatt, sono impraticabili, compreso l’asse del Sempione.
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