Dichiarazione infedele, revisore contabile nei guai a Torre del Greco

Sequestro dei finanzieri nei confronti di un professionista, beni per oltre 333mila euro. Irregolarità ai fini Iva per l’anno 2019.

Napoli – Militari del gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, diretto e per equivalente, per l’importo di oltre 333mila euro, emesso dal Gip del Tribunale della cittadina campana, su richiesta della Procura, nei confronti di un revisore contabile con studio a Torre del Greco, indagato per i reati di cui agli articoli 4 (Dichiarazione infedele) e 5 (Omessa dichiarazione) del D. Lgs. n. 74/2000.

In particolare, sulla base della ricostruzione effettuata nel corso di una verifica fiscale eseguita dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Torre del Greco, è emerso che il professionista avrebbe omesso la presentazione delle dichiarazioni ai fini Iva per l’anno 2019 e ai fini delle II.DD. per l’anno 2021 – in presenza di un’imposta dovuta pari, rispettivamente, a 112.482 e 62.959 euro – e presentato altresì la dichiarazione infedele ai fini II.DD. per l’anno 2019, non indicando compensi pari a 375.591,76 euro, generando così un’imposta evasa pari a 157.980,03 euro.

Alla luce delle risultanze emerse, è stata, pertanto, emessa la misura ablatoria reale nei confronti dell’indagato, pari all’importo complessivo indebitamente sottratto alle casse dello Stato, costituente il profitto dei reati tributari.

Nel corso delle operazioni è stata sequestrata l’intera somma oggetto del provvedimento cautelare, ponendo il vincolo giudiziario su disponibilità finanziarie per 64.674,36 euro, quote societarie del valore di 1.000 euro e — a copertura del residuo importo oggetto di misura reale — su tre quote di immobili siti a Portici e Torre del Greco riconducibili all’indagato.

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