I sindacati di polizia penitenziaria Sappe e Osapp raccontano l’ennesima violenza in carcere. Un nuovo appello alla politica.
Torino – “Riesplode la violenza nel carcere Lorusso e Cutugno”. Lo ha denunciato il Sindacato autonomo Polizia penitenziaria, Sappe, per voce del segretario del Piemonte, Vicente Santilli. “Un detenuto marocchino, uscito per un permesso e non rientrato in carcere, si è costituito questa notte nel carcere torinese palesando un atteggiamento aggressivo e violento, probabilmente alterato anche da un eccesso di consumo di alcool – ha spiegato il segretario regionale – Da subito si è messo in condizione di sfidare gli agenti per poi scagliarsi contro di loro, ferendone addirittura cinque: tutti portati in ospedale per le cure del caso, tre sono ancora in osservazione”.
“Per noi che conosciamo e viviamo ogni giorno la complessità dell’ambiente carcerario – ha aggiunto – è sconcertante il continuo ricorso alla violenza da parte dei detenuti, ma ancora di più lo è in situazioni come questa dove una motivazione così futile viene fornita a giustificazione di un agire ignobile, incivile e selvaggio. Purtroppo, però, non sorprende perché questo è lo specchio di una società in cui i fenomeni di violenza ed inciviltà affollano le cronache quotidiane di tutte le città italiane. Interventi concreti e profondi per vincere la sfida culturale alla quale siamo chiamati a rispondere, non sono più rimandabili!”.

L’Osapp, Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria, spiega che alle ore 1.40 circa di notte, un detenuto straniero, precedentemente evaso da un permesso premio durante il quale si era recato a visitare la madre, si è costituito. All’arrivo, riferisce l’Osapp, l’uomo era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e, in modo improvviso e violento, ha aggredito il personale di servizio al casellario, colpendolo con calci e pugni. Gli agenti sono intervenuti per bloccare l’aggressore, ma il detenuto ha colpito con violenza anche loro. I poliziotti feriti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’Ospedale Martini di Torino, dove due di loro sono stati dimessi con prognosi di sette giorni, mentre gli altri tre sono stati trattenuti in osservazione.
Per “l’ennesima volta sollecitiamo chi di dovere, in particolare il Dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria, a intervenire con urgenza e a inviare personale di supporto a quello attualmente presente – dice il segretario generale Osapp Leo Beneduci – ci rivolgiamo ancora una volta al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni affinché dichiari lo stato di emergenza delle carceri italiane. E’ inammissibile che chi lavora al servizio dello Stato, con impegno e sacrificio, debba essere aggredito. Il personale del carcere di Torino è
stanco ed esausto”.