carcere di Bollate detenuta di bollate

Detenuta di Bollate scomparsa dopo il permesso, l’allarme del Sippe: “Temiamo un nuovo caso De Maria”

Brenda Paolicelli, detenuta di Bollate in regime di semilibertà, è sparita lo stesso giorno del compagno, un albanese di 53 anni in prova ai servizi sociali, descritto come un uomo violento.

Milano – Si alza l’allarme intorno a Brenda Paolicelli, detenuta presso il carcere di Milano Bollate, ammessa al regime di semilibertà e scomparsa da giorni dopo un permesso per motivi familiari. A sollevare il caso è Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sippe, il Sindacato della Polizia Penitenziaria, che esprime forti timori per le sorti della donna, temendo un nuovo “caso De Maria”.

“Non vorremmo trovarci di fronte a un secondo caso come quello di Emanuele De Maria“, ha dichiarato Di Giacomo. “La donna è sparita lo stesso giorno in cui è scomparso anche il suo compagno, un albanese di 53 anni in prova ai servizi sociali, descritto come un uomo violento. In più occasioni, Paolicelli era rientrata in carcere con lividi evidenti sul corpo“.

Il sospetto di una fuga forzata

Brenda Paolicelli, secondo quanto riferito dal sindacato, non avrebbe avuto motivo di darsi alla fuga. Con un fine pena fissato a gennaio 2028 e ormai vicina a ottenere benefici più ampi, il suo comportamento è giudicato anomalo. Questo alimenta il sospetto che non sia fuggita volontariamente, ma sia stata costretta o vittima di violenza. “Il silenzio che circonda la vicenda – ha aggiunto Di Giacomo – fa crescere i nostri timori. Serve chiarezza, subito”.

Chi è Brenda Paolicelli

Secondo fonti penitenziarie, Paolicelli avrebbe un profilo criminale rilevante, con precedenti per rapina a mano armata, furto aggravato e violazione della legge sulle armi. Il giorno della scomparsa era in licenza autorizzata per visitare la famiglia e non è più rientrata in carcere, come invece previsto.

Il precedente: il tragico caso De Maria

La sua sparizione avviene a soli 18 giorni dalla tragica evasione di Emanuele De Maria, anche lui in regime di semilibertà a Bollate. De Maria, dopo la fuga, uccise una collega, ferì un altro uomo, e si tolse la vita lanciandosi dalle terrazze del Duomo di Milano. Un precedente che rende ancor più drammatica e preoccupante la vicenda attuale.

Le forze dell’ordine sono attivamente impegnate nelle ricerche, mentre il sindacato chiede maggiore attenzione alle dinamiche che si sviluppano all’interno e all’esterno degli istituti penitenziari.

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