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“Depistaggio sul caso Seck”, chiesta sospensione per pm Torino

La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Bucarelli per frode nel processo a carico del calciatore accusato di revenge porn.

Roma – La procura generale di Cassazione, competente sui profili disciplinari dei magistrati, ha chiesto
al Csm la “sospensione” dalle funzioni del pm di Torino Enzo Bucarelli, indagato dalla procura di Milano per depistaggio e frode processuale nell’ambito di un’inchiesta svolta a Torino per revenge porn che aveva come indagato il giocatore Demba Seck, dopo la denuncia della fidanzata. La sanzione richiesta è la più grave prevista in una fase cautelare, ovvero nel momento in cui non vi è ancora una pronuncia di condanna. Il capo di incolpazione formulato dai magistrati romani è stato redatto nei giorni scorsi, dopo che gli inquirenti di Milano (competenti su presunti reati commessi dai colleghi di Torino) hanno chiuso le indagini.

Se ne discuterà all’inizio della prossima settimana. Il presunto illecito contestato a Bucarelli è considerato
“funzionale”, cioè commesso nell’esercizio delle sue funzioni di magistrato inquirente. Le ipotesi dei magistrati milanesi sono che avesse agito avvertendo prima Seck delle perquisizioni e che abbia fatto cancellare i filmati dal cellulare. Sul fronte disciplinare, non penale, avrebbe inoltre indotto con l’inganno
la parte offesa ad accettare una transazione, quantificata in 13.500 euro.

La prima segnalazione all’organo disciplinare del Csm era stata inviata quest’estate dall’allora procuratore generale di Torino Francesco Saluzzo. A Roma hanno atteso che a Bucarelli venisse notificato l’avviso di conclusione indagini e hanno proceduto con l’istanza.

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