Chiara Poggi e Alberto Stasi

Delitto di Garlasco, nei rifiuti presi dalla villetta c’è soltanto il Dna di Chiara e Stasi

I primi risultati dell’incidente probatorio: nessuna traccia genetica di Sempio o di altre persone. Sotto esame la “Traccia 10”, non ancora attribuita.

Pavia – Nuovi sviluppi sul delitto di Garlasco, che dal 2007 continua a far discutere. I risultati dell’incidente probatorio in corso a Milano, disposti nell’ambito dell’inchiesta che vede Andrea Sempio indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, confermano la presenza di DNA riconducibile esclusivamente alla vittima e ad Alberto Stasi, l’ex fidanzato della 26enne.

Il DNA sugli oggetti sequestrati

Sul piattino di plastica, sul sacchetto azzurro dei rifiuti, sulle linguette dei due Fruttolo e sul sacchetto dei cereali avanzati sono stati rinvenuti materiali biologici riconducibili a Chiara Poggi. L’unico profilo genetico maschile, individuato su una cannuccia di Estathé, appartiene invece ad Alberto Stasi, già condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio.

Nessuna traccia riconducibile ad Andrea Sempio

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, non emergono evidenze genetiche che colleghino il materiale raccolto ad Andrea Sempio, indagato dopo una nuova valutazione di elementi trascurati nel primo processo.

Restano aperti i nodi investigativi

Le analisi proseguiranno sui fogli di acetato che conservano impronte digitali della scena del crimine. Particolare attenzione è riservata alla “Traccia 10”, rilevata all’interno della porta d’ingresso e mai attribuita con certezza. La difesa di Stasi ha chiesto di ripetere i test per la ricerca di sangue, nella speranza di chiarire definitivamente la dinamica dei fatti.

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