Hanno suscitato grandi polemiche e lamentele le condizioni degli alloggi nel Villaggio dei fiori, a Milano. Mancanza di manutenzione e degrado assoluto sono evidenti e servono interventi radicali.
Milano – “Ancora una volta, durante la commissione consiliare Casa che si è tenuta stamani nel Villaggio dei fiori, abbiamo avuto la prova dell’inefficienza del settore casa di MM e quindi del disastro che sta portando avanti il Comune di Milano con l’assessore Maran”, intervengono Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario cittadino della Lega, e Piermario Sarina, capogruppo del Carroccio in Municipio 6. “Le lamentele più grandi sono inerenti agli alloggi abbandonati dal Comune e alla mancanza di manutenzione, anche a seguito di ripetute segnalazioni e solleciti fatte dai condomini a MM”.
“È assolutamente inconcepibile che il Comune, su un totale complessivo di 265 alloggi, ne mantenga 60 sfitti, alcuni anche con lavori interni già effettuati e conclusi da anni. Il dato non ci stupisce considerando che è più o meno in linea con quello cittadino: il 19% degli alloggi del Comune di Milano, nonostante l’emergenza casa, rimane totalmente sfitto, non assegnato alle famiglie e ai cittadini in difficoltà. Sono infatti 5.268 gli alloggi sfitti di MM, su un totale del patrimonio comunale di 28.000 unità, numeri decisamente peggiori rispetto alla media cittadina di Aler Milano che si aggira attorno al 6,5%. Si tratta di cifre mostruose e di una politica incoerente con i proclama della giunta, considerando che ci sono famiglie che abitano in auto o non arrivano alla fine del mese” dicono gli esponenti del Carroccio.
“Il villaggio è poi immerso in una vera e propria foresta incolta, con i tetti che presentano infiltrazioni, i muri pieni di muffa, le cantine allagate, le fogne malfunzionanti, gli scarichi dei pozzetti otturati e l’amianto in casa. Proprio il temporale di ieri ha causato l’allagamento di diverse case, ma per MM questi lavori non sono stati finanziati dal Comune e, pertanto, non possono intervenire” proseguono Piscina e Sarina.
“La gestione Maran delle case popolari cittadine fa acqua da tutte le parti. Gli affittuari chiedono solo di essere considerati dignitosamente e di poter vivere in ambienti sani. I milanesi, invece, chiedono semplicemente che le case vengano messe a disposizione di chi è veramente in difficoltà e non lasciate sfitte in balìa degli occupanti. Purtroppo, però, non arrivano le dovute risposte dal Comune che continua a temporeggiare. Non vorremmo che questo continuo rinvio dei lavori nascondesse la volontà, da parte dell’assessore Maran, di abbattere il villaggio per costruire palazzi, sfrattando gli inquilini che con tanto amore si sono, spesso e volentieri, sostituiti al Comune finanziando a loro spese la riqualificazione degli alloggi” concludono i 2 esponenti leghisti.