Tanti i temi in discussione tra i Popolari europei, con Fi e Noi Moderati tra i partecipanti. C’è all’ordine del giorno il rinnovo della presidenza.
Valencia – Data importante per il Partito Popolare Europeo riunito a Valencia dove da ieri e per tutta la giornata di oggi si svolge il Congresso del Ppe, la più grande famiglia politica in Europa con oltre 80 partiti membri, 14 Commissari europei e 188 Membri del Parlamento europeo. Il Congresso vede più di 800 delegati e 1200 ospiti provenienti da 40 Paesi. Ci sono la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, 15 capi di Stato o di Governo, oltre al Cancelliere tedesco in pectore, Friedrich Merz e 4 vice-premier fra cui Antonio Tajani, che del Ppe è anche vicepresidente decano essendo stato in carica consecutivamente dal 2002.
Tra i temi al centro del Congresso il patto per la Competitività, la lotta all‘inverno demografico e all’emergenza abitativa, soluzioni concrete e umane al problema dell’immigrazione, la strategia per il settore agricolo, le misure contro le catastrofi climatiche e l’impegno a valutare riforme istituzionali per una governance dell’Ue più efficace in particolare in ambito politica estera e di sicurezza comune. Infine, possibili risoluzioni sui temi caldi della politica estera: da Gaza all’Ucraina, dal Caucaso al Venezuela. Al Congresso prenderà parte anche Noi Moderati. “Porteremo a Valencia il nostro contributo per costruire un’Europa più forte – afferma il leader Maurizio Lupi– in grado di vincere le difficili sfide che arrivano dell’esterno e dall’interno”.

C’è “bisogno di una profonda riforma dell’Ue, – prosegue Lupi – all’insegna della semplificazione, della sburocratizzazione, della concretezza, del pragmatismo. È la via obbligata se vogliamo che l’Europa reciti un ruolo da vera protagonista nel complesso scenario mondiale di oggi e di domani”. Noi Moderati è entrato a far parte del Partito popolare europeo lo scorso gennaio. La delegazione di Noi moderati sarà guidata dal presidente Maurizio Lupi e composta dal vicepresidente vicario, Giuseppe Galati; dalla vicepresidente con delega al Ppe, Maria Chiara Fazio; dal coordinatore politico, Saverio Romano; dal responsabile nazionale organizzativo, Alessandro Colucci; dal responsabile Enti locali, Pino Bicchielli; dal responsabile dei Dipartimenti, Marco Di Stefano; dal capo delegazione al Senato, Mariastella Gelmini.
In una nota si ricorda che all’ordine del giorno del Congresso c’è innanzitutto il rinnovo della Presidenza. Il
tedesco Manfred Weber, alla guida del Partito dal 2022, è praticamente certo della riconferma non essendo pervenute al momento altre candidature. Dovranno essere eletti poi dieci vice-presidenti, oltre ad un nuovo Segretario generale e un tesoriere. La plenaria di ieri pomeriggio, oltre agli interventi dei capi di Stato e di governo non-Eu e agli interventi finali delle Presidenti Metsola e von der Leyen, è stata dedicata alla presentazione dei risultati della Presidenza uscente, con un intervento del vice-premier Tajani sul tema
delle migrazioni.

Nella mattinata di oggi saranno adottate una serie di risoluzioni che delineeranno le priorità della famiglia dei popolari per il prossimo triennio. Il vice premier Tajani presenterà una risoluzione sulla competitività e l’industria, risultato della grande mobilitazione di Forza Italia in vista del Congresso che ha visto eventi di alto livello organizzati lungo tutta la penisola negli ultimi mesi. Si tratta di uno dei due pilastri, insieme a sicurezza e difesa, identificati nel manifesto elettorale con il quale il Ppe ha vinto largamente le elezioni
europee dello scorso anno. La risoluzione Tajani ha già incassato il supporto unanime degli altri membri della Presidenza Ppe e il plauso di diverse delegazioni, fra cui i tedeschi della Cdu/Csu con i quali la collaborazione è sempre più stretta.
Tajani interverrà anche come leader di partito e più alto rappresentante in carica del Ppe nel governo italiano, durante la sessione dedicata agli interventi dei leader Ue. Forza Italia, che rappresenta in Italia il Ppe, sarà centrale nei lavori grazie ai suoi 28 delegati votanti. Sarà la quarta forza dopo la Cdu tedesca, gli spagnoli padroni di casa del Partido Popular e la Coalizione Civica polacca. Faranno parte della delegazione guidata da Tajani tutti gli europarlamentari, i presidenti di Regione Alberto Cirio, Vito Bardi, Roberto
Occhiuto e Francesco Roberti, il Sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi, i capigruppo alla Camera Paolo Barelli e al Senato Maurizio Gasparri, i vicepresidenti di Camera e Senato Giorgio Mulé e Licia Ronzulli, i vice-segretari nazionali Deborah Bergamini e Stefano Benigni, la Presidente della Commissione Esteri di palazzo Madama Stefania Craxi.
Una parte importante della delegazione sarà composta da esponenti del movimento giovanile di Forza Italia. E’ un riconoscimento voluto da Antonio Tajani, al grande lavoro e alla crescita dei giovani azzurri nell’ultimo anno, spiega ancora la nota.