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Dalla Cina camion di articoli sanitari e per bimbi fuorilegge: bloccato in frontiera

Un controllo avvenuto alla dogana tra Italia e Svizzera ha consentito di individuare e fermare un bilico lituano carico di merce proveniente dalla Cina. Quasi 900 i colli sequestrati che presentavano numerose violazioni.

Como – Nelle scorse ore, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Ponte Chiasso e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso, sulla base di un’analisi dei rischi locale, hanno eseguito, all’interno degli spazi doganali del valico commerciale, un controllo su un automezzo lituano proveniente dalla Svizzera e diretto in Italia.

In particolare, il riscontro del carico trasportato, proveniente dalla Cina, permetteva di verificare la presenza di 866 colli di merce varia costituita da vasche da bagno in plastica per bambini, oggetti di igiene o da toilette, lavori di materie plastiche, parti di aspirapolvere, vibromassaggiatori elettrici, apparecchi per massaggio, lettini per massaggi, mobili in metallo, box per bambini, cuscini massaggianti, attrezzature sportive, la cui documentazione di accompagnamento presentata in Dogana si rivelava incompleta.

Campioni della merce sequestrata.

A seguito di accertamenti condotti anche attraverso l’interessamento del competente Ministero dello Sviluppo Economico e della locale Camera di Commercio, si riscontravano plurime violazioni in materia di sicurezza dei giocattoli, dei prodotti elettrici e delle attrezzature sportive (omessa marcatura CE e relativa dichiarazione di conformità, mancanza della documentazione tecnica e identificativa del prodotto e delle istruzioni in lingua italiana nonché omessa indicazione delle informazioni riguardanti il fabbricante e l’importatore) ai sensi, rispettivamente, del D.Lgs. 54/2011 (Attuazione delle direttiva 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli), del D.Lgs. 86/2016 (Attuazione della direttiva 2014/35/UE sul materiale elettrico) e del D.Lgs. 206/2005 (Codice del consumo) e si procedeva, pertanto, al sequestro della merce ai sensi dell’art. 354 c.p.p. notiziando, nel contempo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como. L’attività posta in essere si inquadra in un più generale dispositivo di controllo al confine, in costante sinergia tra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Guardia di Finanza.

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