HOME | LA REDAZIONE

Dal conto via 100mila euro: donna indagata per circonvenzione di incapace a Tolentino

Ha eroso i risparmi dell’anziano con spese pazze per pagarsi il carburante, trattamenti estetici, calzature, abbigliamento, accessori.

Macerata – I militari della Guardia di Finanza di Camerino e i carabinieri del Nor di Tolentino hanno eseguito il decreto di perquisizione locale e personale nei confronti di una donna del posto, indagata per i reati di circonvenzione di incapace continuata e di indebito utilizzo di carte di credito e pagamento.

L’indagine, avviata nell’estate del 2023, a seguito di un esposto, aveva fatto emergere operazioni sospette sul conto corrente di un uomo in stato di infermità psichica, eseguite da una persona che non aveva vincoli di parentela o lavorativi con l’anziano. Dal 2017 la vittima aveva così visto progressivamente depauperarsi il proprio patrimonio, fino a trovarsi in evidenti difficoltà economiche.

A seguito di decreto di esibizione emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata e dall’analisi della documentazione bancaria acquisita presso gli istituti di credito, i carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nor di Tolentino hanno acquisito i primi riscontri, verificando che, effettivamente, vi erano plurimi bonifici in favore della donna per un importo di 16mila euro e che il conto dell’uomo risultava “eroso” da prelievi di contante e pagamenti effettuati con la carta di credito, per rifornimenti di carburante, trattamenti estetici, calzature, abbigliamento, accessori, etc., presso esercizi commerciali di Tolentino, Corridonia, San Severino Marche e Osimo, per un importo complessivo di circa 100mila euro, inspiegabili alla luce dello stile di vita e delle necessità dell’anziano.

È emerso inoltre che, tra il 2017 e il 2021, la vittima aveva incassato buoni postali dematerializzati e polizze vita, aveva sottoscritto un finanziamento e aveva ceduto il quinto stipendiale.

In merito a numerosi prelievi effettuati dal conto corrente della vittima, i carabinieri hanno analizzato la presenza di una serie di operazioni e di acquisti effettuati con carta di credito, non compatibili con le abitudini della persona offesa. Per taluni pagamenti è stato subito possibile risalire all’identità dell’effettiva utilizzatrice della carta, in base all’intestazione delle fatture dei prodotti acquistati e alle testimonianze acquisite (tra cui, ad esempio acquisti di prodotti di telefonia, prodotti dimagranti, trattamenti cosmetici).

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa