Un gesto d’affetto sincero da parte di una nazione con grandi problemi economici e sociali. Altro che Europa con Francia e Germania che fanno le furbe a scapito dell’Italia, come sempre.
L’abbiamo vista in fiamme. Demolita dalle granate serbe, bagnata dal sangue, dalle lacrime e dalle note di Vedran Smailović. Qualche anno fa è tornata in vita, ancor più bella di prima. Monolitica e fiera con lo sguardo rivolto verso quelle montagne dove si nascondevano i suoi carnefici. Ieri sera la biblioteca nazionale di Sarajevo ci ha regalato l’ennesima emozione. Adornata con uno straordinario gioco di luci assai toccante, ha indossato ancora una volta il vestito della fratellanza e della solidarietà, propagando per l’intera capitale il tricolore italiano. Stessa emozionante manifestazione a Mostar. La comunità locale, infatti, ha voluto mostrare la propria vicinanza alla popolazione italiana illuminando il ponte simbolo della città con il tricolore del Bel Paese. È proprio in questi piccoli espedienti che dobbiamo trovare la forza per guardare avanti e per lottare senza paura contro il COVID 19. Ieri la Bosnia – Erzegovina ha mandato un messaggio chiaro all’Italia: non sei sola.
E mentre c’è chi da oltremanica asserisce che gli italiani percepiscono la pandemia come una siesta, dai Balcani arriva un abbraccio vero. Quasi commuovente. Ancora una volta, dunque, l’Unione Europea ci lascia con l’amaro in bocca. Probabilmente tutti noi ci saremmo aspettati di vedere la Torre Eiffel illuminata con i colori italiani, invece siamo stati oltraggiati con uno spot pubblicitario mal riuscito e certamente fuori luogo. Ancora una volta, dunque, sembra obbligatorio chiederci: chi sono i nostri amici? Perché, almeno per il momento, Germania, Francia e Inghilterra sembrano ignorare la crisi sanitaria, sociale ed economica che si sta abbattendo come uno tsunami sul nostro Paese? Il gregge britannico prosegue il pascolo mortale. Germania e Francia sembra ci abbiano ripensato.