L’orrore a Monza. Il mobiliere 55enne avrebbe sciolto il farmaco in una tisana e in un bicchiere di acqua di cocco.
Monza – Ha somministrato alla compagna, una donna di 45 anni di Monza, un farmaco abortivo nascosto in una tisana e in un bicchiere di acqua di cocco, provocando la perdita del bambino che lei voleva tenere. L’uomo, un mobiliere 55enne brianzolo, è stato condannato a sei anni di carcere dal tribunale di Monza per interruzione di gravidanza non consensuale.
La sconcertante vicenda si è verificata nel 2018, quando la relazione tra i due, dopo aver attraversato momenti difficili, sembrava essersi rimessa in carreggiata. Quando la donna gli ha rivelato di essere incinta, la sua reazione però è stata tutt’altro che gioiosa. Il mobiliere era separato e con figli e a detta della donna non voleva saperne di avere altri figli. Lei aveva comunque deciso di portare avanti la gravidanza, anche senza il sostegno del compagno.
Una sera, durante una visita a casa dell’uomo, la donna ha bevuto, com’era d’abitudine, una tisana e un bicchiere di acqua di cocco, notando però un sapore strano e la presenza di un residuo che di solito non c’era. Quella sera stessa si era sentita male ed era finita portata al pronto soccorso, dove aveva perso il bambino alla settima settimana di gravidanza. A quel punto ha deciso di denunciare il compagno.
Le indagini hanno rivelato che il 55enne aveva cercato online informazioni su farmaci abortivi e su come questi potessero lasciare tracce nel sangue. Tuttavia, non sono emerse prove decisive durante il processo: né il farmaco è stato trovato né è stato dimostrato che il mobiliere lo avesse acquistato. Ciò nonostante, il tribunale di Monza ha condannato l’uomo a sei anni, ordinando anche una provvisionale di 20mila euro con ulteriori risarcimenti da definire in sede civile.