A pochi giorni dall’arresto di 3 spacciatori nigeriani in città, prosegue il dispositivo antidroga delle Fiamme Gialle beriche volto a contrastare lo spaccio di stupefacenti nelle piazze e nelle strade della provincia.
Vicenza – Lo scorso weekend, gli investigatori della Sezione Mobile del Nucleo p.e.f. Vicenza della Guardia di Finanza hanno arrestato due albanesi, in flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. Le investigazioni, scaturite dalla diuturna attività di controllo economico del territorio, hanno permesso di ricostruire l’operatività dei due giovani complici, rispettivamente di 21 e 22 anni, dediti alla vendita, prevalentemente di hashish e cocaina, alla clientela proveniente dai comuni della cintura nord-est del capoluogo.
Gli arrestati – che avevano la propria base logistica a Bressanvido nell’area di via Longhella sita tra due bar, dove c’era un incessante via vai di persone – erano soliti occultare di volta in volta la droga da spacciare nella cavità di un albero, in una cassetta elettrica e presso il giardino estivo di uno dei due bar. Grazie alle attività di osservazione, controllo e pedinamento, a metà pomeriggio è stato controllato il primo albanese mentre si accingeva a recarsi a “lavoro” con le tasche piene di dosi di cocaina da smerciare, mentre il secondo albanese veniva sottoposto a controllo verso sera, con il rinvenimento di ulteriori dosi di cocaina e hashish e di una pistola Beretta rubata occultata all’interno di una intercapedine sita in prossimità di un gazebo collocato nel citato giardino estivo di un bar.
Le operazioni di perquisizione, svolte con il costante ausilio delle unità cinofili “Zack” e “Ray” del Gruppo Vicenza, sono state estese ad un agriturismo di Quinto Vicentino ove dimora il primo pusher e all’abitazione di Poianella di Bressanvido ove dimora il secondo pusher, con il rinvenimento e sequestro da parte delle Fiamme Gialle anche di vario materiale per il taglio e confezionamento dello stupefacente, di 1 bilancino e 9 smartphone, nonché di quasi 19.000 euro in contanti. Stante la flagranza del reato di spaccio di stupefacenti e, nel caso del secondo albanese, anche del reato di detenzione illegale di arma da sparo, dopo aver notiziato il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Vicenza, i due complici albanesi sono stati deferiti, in stato di arresto, all’Autorità Giudiziaria ed associati alla Casa Circondariale di San Pio X.
Rimesso in libertà, la scorsa notte il secondo albanese è stato nuovamente arrestato dai finanzieri perché sorpreso a spacciare 3 dosi di cocaina ad un 20enne di Pradipaldo di Marostica, nel parcheggio antistante il bar di Bressanvido ove era stata rinvenuta la pistola rubata. Sottoposto nuovamente a perquisizione, gli sono stati rinvenuti addosso e sequestrati 5 dosi di cocaina, € 1.500 in contanti ed uno smartphone. Stamattina, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Vicenza, l’arrestato è stato sottoposto a giudizio direttissimo davanti al giudice del Tribunale di Vicenza.
Il dispositivo antidroga “PIAZZE PULITE”, volto innanzitutto a “ripulire” dallo spaccio i luoghi maggiormente frequentati dai giovani della provincia, proseguirà incessantemente nei prossimi mesi grazie alle numerose segnalazioni che continuano a pervenire dai cittadini ai vari reparti delle Fiamme Gialle beriche e al numero di pubblica utilità “117”.
Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa dalla polizia giudiziaria e che, comunque, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. Il comunicato è diffuso a seguito di autorizzazione della competente A.G. ricorrendo motivi di pubblico interesse.