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Crollo cantiere Esselunga, il sospetto: 2 degli operai morti forse irregolari?

Il ministro Calderone annuncia: “Pacchetto di norme contro il lavoro sommerso”. Si continua a scavare alla ricerca dell’ultimo disperso.

Firenze – La strage degli operai nel cantiere del supermercato Esselunga a Firenze è un bollettino tragico che muta di ora in ora. Il bilancio delle vittime è di 4 operai e i vigili del fuoco, che hanno lavorato tra le macerie tutta la notte, sono concentrati sul recupero del quinto corpo. Le vittime del crollo sono un marocchino di 56 anni, un tunisino di 19, un marocchino di 24 anni e un terzo marocchino di 43 anni. Sarebbero stati impiegati in ditte in subappalto e c’è il forte sospetto da parte degli investigatori che due di loro fossero irregolari. Tra le vittime un italiano di 60 anni, Luigi Coclite, di origine nordafricana le altre. Tutti originari della Romania i tre feriti ricoverati all’ospedale Careggi, due dei quali in modo grave ma non in pericolo di vita.

Non solo. Emerge una verità inquietante. Pare che l’azienda committente e la ditta appaltatrice dei lavori siano le stesse di un incidente avvenuto nel cantiere di un altro supermercato a Genova il 10 febbraio 2023, in cui tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio a uso della nuova Esselunga. Tre mesi dopo, nello stesso cantiere, un altro episodio: una cancellata, cadendo, aveva travolto, ferendolo in maniera grave, un altro lavoratore. La Asl3 di Genova aveva ordinato il sequestro dell’area e la procura di Genova aveva aperto un fascicolo. Dopo il dissequestro il cantiere era ripartito.

Il giorno dopo la tragedia, Firenze e tutta la Toscana si svegliano scosse: il governatore Eugenio Giani ha proclamato il lutto regionale e il sindaco Dario Nardella osserverà un minuto di silenzio – alle 15 – in piazza della Signoria. Il primo cittadino è impietrito: “Non ricordo un momento così, un incidente simile, è inaccettabile“. Quelle di ieri sono state ore interminabili, tra le ricerche degli operai, l’apertura di un fascicolo della Procura per omicidio colposo plurimo e crollo colposo, il sequestro del cantiere.

E dopo il solito fiume di polemiche – dalla politica ai sindacati – arriva l’annuncio del ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone: “La sicurezza è una priorità del governo, destiniamo 1,5 miliardi di euro tramite l’Inail per finanziare la formazione e la prevenzione e sostenere le aziende virtuose. Nei prossimi giorni presenterò al Cdm un pacchetto di norme a contrasto del lavoro sommerso del caporalato e per la tutela della sicurezza nella filiera degli appalti”.

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Il ministro Marina Calderone

Per il leader della Cisl Luigi Sbarra oggi “bisogna passare dal cordoglio ai fatti. Servono più ispezioni e ispettori. Banche dati potenziate. Una stretta sulle sanzioni che devono diventare penali”. E annuncia: “Siamo pronti a mobilitarci sul territorio e a livello nazionale”. L’illusione del “profitto facile che supera ogni buonsenso” è una delle colpevoli di questa e di altre tragedie sul lavoro, fa notare il sindacalista. Le sanzioni attuali, denuncia ancora “si fermano a poche migliaia di euro”.

Intanto Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici – Fillea-Cgil, Feneal-Uil, Fiom-Cgil e Uilm-Uil – dichiarano due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio. E invitano tutte le altre categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. Questa la decisione assunta dai due sindacati dopo il crollo nel cantiere a Firenze, “l’ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro”.

Sulle cause del crollo, che verranno accertate dalla Procura, interviene l’ingegnere Gianpaolo Rosati, docente di Tecnica delle costruzioni al Politecnico di Milano e perito del gip per la tragedia del ponte Morandi, che ha osservato le immagini del cantiere di Firenze e il video: “Il primo aspetto da considerare – dice – è la categoria della struttura che stiamo esaminando. Il crollo potrebbe essere legato proprio alla tipologia. Si tratta di prefabbricati in calcestruzzo armato: i materiali sono ottimi, ma se le procedure di montaggio non si eseguono correttamente, basta un urto modesto per provocare il cedimento“.

Quello delle morti sul lavoro, interviene infine il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “è un tema da affrontare e lo faremo in ogni direzione, che questo sia un tema legato a subappalti, credo che andrà accertato e appurato. Aspetteremo intanto adesso l’accertamento delle cause e adeguare poi quelle che sono le decisioni pubbliche rispetto all’esperienza pratica”. Intanto, si continua a cercare tra le macerie.

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