Il parrucchiere aveva comunicato all’Agenzia delle entrate un vistoso calo del fatturato di 250mila euro per frodare il fisco.
Napoli – Nell’ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica, personale del gruppo Guardia di Finanza di Frattamaggiore ha eseguito, a Castel Volturno, un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale e su richiesta della Procura, per un ammontare di 49.800 euro, pari al contributo a fondo perduto, previsto dall’art. 25 del D.L. n. 34/2020 “Decreto Rilancio”.
La persona sottoposta alle indagini, titolare di un salone di barbiere e parrucchiere, è gravemente indiziato di aver percepito indebitamente tale fondo. In particolare, l’indagato – al fine di ottenere l’erogazione del contributo di specie – avrebbe comunicato al l’Agenzia delle Entrate, nell’aprile 2020, un calo del fatturato pari a circa 250 mila euro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Gli approfondimenti investigativi delegati dalla Procura di Napoli Nord hanno fatto emergere, tuttavia, che l’indagato non svolgesse l’attività dichiarata, il cui indirizzo corrispondeva a un’unità abitativa di edilizia popolare del comune di Sant’Antimo (NA). Il vistoso calo del fatturato e l’assenza di operazioni imponibili nel periodo di interesse, hanno portato a ritenere mendaci le comunicazioni inoltrate all’Agenzia e, pertanto illecita la percezione del contributo.
Sono stati vani i tentativi dell’indagato di negare la percezione del beneficio. riconducibile – a suo dire a un raggiro perpetrato nei suoi confronti da un conoscente cui avrebbe consegnato i documenti dell’attività commerciale per richiedere un’altra tipologia di sussidio introdotta per fronteggiare gli effetti economici della crisi pandemica.