Un pensionato intraprendente e generoso ha riparato una pericolosa buca sulle strisce pedonali, dopo mesi di solleciti inascoltati. Il fai da te è stato punito con una multa salata.
Barlassina (Monza) – Chiede al Comune di coprire una buca per mesi, nessuno lo ascolta e quando decide di intervenire personalmente, pala e bitume alla mano, si becca una multa. E’ accaduto a Claudio Trenta, 72 anni, tecnico informatico in pensione residente a Barlassina, che si è trovato al centro di una controversia che ha lasciato basiti i cittadini del paese monzese. Il suo zelo di probo cittadino nel ricoprire di catramina una pericolosa buca allocata sulle strisce pedonali tra via Monte Santo e via Trieste ha provovato l’intervento degli altrettanto zelanti vigili urbani che, blocco verbali in resta, gli hanno elevato una contravvenzione di ben 882 euro. Che diventano 662 se la multa venisse oblazionata entro 5 giorni dalla notifica.
Ma veniamo ai fatti. L’anziano esperto di computer e programmi avrebbe cercato inutilmente di ottenere un intervento di riparazione della piccola voragine da parte dell’amministrazione comunale di Barlassina. L’uomo avrebbe ripetutamente segnalato la presenza della buca, preoccupato per la sicurezza dei pedoni che attraversavano la strada. Le sue richieste, come spesso accade, sarebbero cadute nel vuoto, ovvero chi di dovere avrebbe fatto le orecchie da mercante.
Stanco di essere ignorato e preoccupato per la sicurezza dei suoi concittadini, Claudio Trenta decideva di “sostituirsi” alla pubblica amministrazione riparando la fossa come meglio uno stradino non avrebbe potuto. Con tutto l’occorrente è sceso in strada ed ha riempito di catrame il vistoso buco.
L’atto di coraggio civico, che sarebbe stato da lodare, si è trasformato per Claudio in un’iniziativa da sanzionare. E cosi è stato, sempre ai sensi del Codice della Strada. Insomma multa è stata, senza se e senza ma. Le autorità di polizia locale avrebbero sottolineato che l’intervento del contribuente era stato effettuato senza autorizzazione pertanto la buca coperta di bitume sarebbe diventata “un’opera abusiva” che, in quanto tale, deve essere rimossa.
Al povero pensionato non è rimasto altro che sfogarsi raccontando la tragicomica vicenda tramite un post pubblicato sul suo profilo Facebook:
“L’aver chiuso la buca di viale Trieste e aver pubblicato le foto di quanto fatto, quindi, sarebbe stata “una provocazione – ha spiegato il 72enne – dopo averla chiusa ho fatto un post su Facebook, quindi teoricamente mi sono autodenunciato“.
“Segnalo disfunzioni – afferma Trenta – molta gente non si vuole esporre e ne parla con me, io vado a verificare e poi mi prendo la briga di pubblicare il fatto.”.
Trenta è comunque sconcertato e si rifiuta categoricamente di pagare anche un solo centesimo. L’ex tecnico avrebbe deciso di intraprendere una battaglia contro il Comune di Barlassina, puntando il dito contro vigili e Amministrazione comunale tramite una denuncia che presenterà con una Pec al medesimo civico consesso. Il pensionato, tempo fa, sarebbe stato denunciato per diffamazione dall’ente municipale ma per un’altra vicenda. Insomma Trenta è deciso a fare “Trentuno“, e la vicenda potrebbe finire in tribunale…