Coppia annegata nel lago di Como, l’ex di lui: “L’auto aveva un guasto”

Al vaglio degli inquirenti la centralina del Suv: Morgan Algeri aveva segnalato anche alla sorella di aver avuto problemi con l’accensione. La Procura ha disposto le autopsie sui corpi.

Como – Potrebbe davvero essere un guasto tecnico alla macchina il responsabile della tragedia che la sera del 6 gennaio è costata la vita a Morgan Algeri, 38 anni, sub e istruttore di volo, e Tiziana Tozzo, 45 anni, di Cantù. L’auto, parcheggiata nella piazzola davanti a Villa Geno, sul lungolago di Como, avrebbe sfondato all’improvviso il parapetto della ringhiera inabissandosi nell’acqua, che in quel punto è profonda una ventina di metri. Per la coppia non c’è stato scampo.

A supportare l’ipotesi del guasto è una nuova testimonianza di Monica Barbanti, l’ex fidanzata di Algeri, che ha riferito in Procura un dettaglio che potrebbe assumere importanza decisiva:

“Mi aveva raccontato che in garage aveva provato più volte ad accendere l’auto, ma non partiva. Poi, a un certo punto, si è accesa. Lui stesso mi aveva detto che avrebbe dovuto sentire la Mercedes, ma non so se l’abbia fatto oppure no. Sul momento non ci avevo dato peso”.

L’ex fidanzata, legata sentimentalmente a Morgan per oltre un anno, era rimasta in buoni rapporti con l’ex, al quale era unita dalla comune passione per le immersioni subacquee. La donna ha descritto Morgan come una persona solare, piena di vita, attenta e scrupolosa in ogni cosa. Davvero difficile poter pensare a un gesto deliberato, giudicato improbabile dagli inquirenti.

Tiziana Tozzo si era separata da qualche mese: lascia un figlio di 14 anni.

Anche Barbara Algeri, sorella di Morgan, dice che il fratello le aveva parlato di problemi con il Suv Mercedes, che l’uomo aveva preso in leasing. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche la segnalazione, giunta alla Polizia da parte di un utente, che avrebbe riportato un problema simile con lo stesso modello di Suv Mercedes. Ieri la casa produttrice dell’auto ha espresso le condoglianze alle famiglie:

«Nel corso delle indagini non possiamo naturalmente esprimere commenti sul veicolo coinvolto nell’incidente. Daremo naturalmente tutto il supporto alle autorità».

Altri importanti elementi risultano dalle dichiarazioni di Alessio Pengue, membro della Scuola volo Caravaggio, amico e socio di Algeri, il quale sostiene che Morgan avesse ricevuto un addestramento specifico per i casi di inabissamento. Il 38enne morto nel lago, infatti, era pilota collaudatore e responsabile della sicurezza della Scuola volo, oltre che un esperto subacqueo:

“Morgan – racconta Pengue – si sottoponeva ogni anno a corsi di aggiornamento di Water escape training, che servono a imparare come uscire da un aereo finito in acqua e con l’abitacolo ribaltato: se non ce l’ha fatta Morgan a venir fuori dalla sua Mercedes finita nel lago, vuol dire che proprio non c’era modo di farlo. Perché se c’era una persona addestrata, quella era lui”.

L’ipotesi del guasto, dunque, sembra prendere sempre più corpo ed è a questo punto davvero la più probabile. La sera dell’Epifania la coppia era al primo appuntamento e sembrava serena. Alcuni testimoni hanno raccontato di averli visti dirigersi vero l’auto, scambiarsi tranquillamente qualche parola e salire. Pochi istanti dopo il Suv è partito, ha travolto una panchina e la balaustra e si è inabissato.

Morgan Algeri

Gli investigatori della Questura di Como stanno lavorando alle perizie sulla vettura, recuperata il 7 gennaio. Dalle prime informazioni emerge che l’auto è stata trovata con gli sportelli aperti, segno che probabilmente i due hanno cercato di uscire e mettersi in salvo. Entrambi gli airbag, inoltre, erano esplosi.

Per avere risposte occorrerà comunque attendere i risultati delle autopsie sui cadaveri, già disposte dalla Procura. Sotto la lente anche i telefoni delle vittime e la centralina dell’auto, che è stata sequestrata. I periti si metteranno al lavoro sul computer di bordo e sulla centralina dove si registrano le anomalie: è possibile collegarsi all’apparecchio anche da remoto.

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