Controlli sulla movida a Palermo, sanzionati diversi locali irregolari

L’operazione interforze aveva come obiettivo la limitazione di risse e schiamazzi legati all’abuso di bevande alcoliche: 291 le persone identificate.

Palermo – Weekend di controlli in città per le forze dell’ordine nel tentativo di limitare schiamazzi, risse e rumori molesti nelle zone “calde” della movida cittadina, comportamenti perlopiù derivanti dall’abuso, da parte di giovani e giovanissimi, di bevande alcoliche. Sono state complessivamente identificate 291 persone, di cui 21 con precedenti; è stata inoltre elevata una sanzione al codice della strada, mentre diversi locali irregolari sono stati multati per vari tipi di irregolarità.

Già a partire dalla giornata di venerdì, agenti e militari di polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza, polizia municipale e personale dell’Asp sono stati impegnati lungo i tradizionali itinerari di aggregazione di giovani: via Candelai, via Chiavettieri, via Cassari, Discesa Caracciolo, via Napoli, via Maqueda, piazza Cassa di Risparmio e piazza Villena.

Posti di blocco dei carabinieri per tutelare la sicurezza

Durante i controlli sono stati ispezionati 12 esercizi commerciali, a seguito dei quali sono state elevate sanzioni amministrative per occupazione di suolo pubblico, una contravvenzione per violazione del regolamento comunale per suolo pubblico (dehors) ed effettuato un sequestro di attrezzatura musicale a seguito della violazione della delibera comunale in materia di diffusione della musica. Una persona è stata denunciata in stato di libertà per occupazione di suolo pubblico.

Un altro esercizio commerciale, ubicato in Piazza Garraffello, somministrava bevande alcoliche e superalcoliche senza la necessaria autorizzazione e preparava pasti nell’annessa cucina/laboratorio in stato di grave ed evidente carenza igienico-sanitaria e strutturale.

I controlli di polizia

Il titolare, unico addetto alla mescita, non era in possesso dei requisiti professionali prescritti per l’esercizio dell’attività di somministrazione degli alimenti. Viste le gravi violazioni amministrative, le autorità hanno proceduto al sequestro di 266 bottiglie e multato il proprietario del locale per un importo pari a 5.500 euro.

Ad altri tre esercizi pubblici è stata contestata la mancata emissione di documenti fiscali e saranno sanzionate dall’Agenzia delle Entrate.

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