L’uomo di origini napoletane ha dichiarato che i capi fossero di scarso valore ma erano di giaguaro e lince, animali in via d’estinzione.
Como – Ha dichiarato di trasportare nella propria autovettura pellicce di scarso valore, acquistate a Lugano, in Svizzera, per circa 600 franchi svizzeri. Ma erano di giaguaro e lince, animali in via d’estinzione. Visibilmente innervosito, il 39enne di origini napoletane fermato alla dogana, ha esibito una ricevuta che riportava un numero di pellicce inferiore rispetto a quelle effettivamente trasportate (12 dichiarate contro le 15 effettive). Gli uomini dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le Fiamme Gialle lariane hanno così bloccato l’illecito doganale lungo la linea di confine con la Confederazione Elvetica.
E’ accaduto nelle scorse settimane, durante i consueti controlli presso il valico di Lanzo d’Intelvi, quando i militari della Tenenza di Oria hanno fermato un cittadino italiano, classe 1985, residente a Napoli, in procinto di entrare nel territorio italiano. Ulteriori verifiche hanno rivelato che il soggetto aveva precedenti penali per reati contro il patrimonio e porto abusivo d’armi. Le pellicce trasportate sono state sottoposte a controllo dagli esperti della Squadra C.I.T.E.S. del Gruppo Ponte Chiasso, in collaborazione con i funzionari della Sot di Ponte Chiasso.
Questa squadra, istituita in seguito al decreto legislativo del 2016 che ha trasferito alla Guardia di Finanza alcune competenze precedentemente svolte dal soppresso Corpo Forestale dello Stato, ha rilevato che due delle pellicce rinvenute appartengono a specie protette: una alla lince (Lynx spp) e una al giaguaro (Panthera onca). Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità del fermato.