L’invito a modifiche arriva da Michael O’Flaherty, commissario per i diritti umani europeo in una lettera inviata al Presidente del Senato.
Roma – Diversi articoli del ddl sicurezza, attualmente in discussione al Senato, “restringono il diritto a manifestare ed esprimersi pacificamente, e i senatori dovrebbero astenersi dall’adottarlo, a meno che non venga modificato in modo sostanziale per garantire che sia conforme agli standard del Consiglio d’Europa in materia di diritti umani”. L’invito arriva da Michael O’Flaherty, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, in una lettera inviata al Presidente del Senato, Ignazio La Russa.
“Ritengo che gli articoli 11, 13, 14, 24, 26 e 27, che introducono reati definiti in termini vaghi e includono altre severe restrizioni, creino spazio per un’applicazione arbitraria e sproporzionata, colpendo attività che rappresentano un legittimo esercizio della libertà di riunione o espressione pacifica”, scrive il commissario nella lettera inviata il 16 dicembre ma resa pubblica oggi.
Nel rispondere alla lettera, Ignazio La Russa scrive di aver trasmesso il testo al senatore Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento, e ai senatori Baldoni e Bongiorno, che presiedono le due commissioni (Affari Costituzionali e Giustizia) che stanno esaminando il ddl sicurezza non entrando però nel merito di quanto affermato dal commissario. “Ho dato indicazione agli uffici del Senato di respingere l’inaccettabile pretesa di Michael’s O’Flaherty, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, di trasmettere a tutti i senatori la sua richiesta di non votare il disegno legge sicurezza, che per altro è ancora in fase di esame davanti alle commissioni competenti” afferma La Russa.
La lettera di O’Flaherty è “arrivata agli uffici del Senato mentre mi trovavo in Bulgaria in visita al contingente italiano di stanza in ambito Nato e l’ho trovata un’inaccettabile interferenza nelle decisioni autonome e sovrane di un’assemblea parlamentare”, conclude. I rappresentanti del M5s nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato Anna Bilotti, Roberto Cataldi, Ada Lopreiato, Alessandra Maiorino e Roberto Scarpinato sottolineano: “Anche il Consiglio d’Europa, un’istituzione di indiscutibile autorevolezza in materia di diritti umani, ha lanciato un forte allarme sulle tante gravi violazioni dei diritti contenute nel Ddl Sicurezza, chiedendo di non approvarlo a meno che non venga radicalmente modificato. In particolare, evidenzia il Consiglio d’Europa, varie norme restringono il diritto a manifestare e esprimersi pacificamente.
Non è una novità, noi lo denunciamo da mesi ma questo ulteriore autorevole monito impone il definitivo stop a questo disegno di legge spietato, illiberale e antidemocratico”.
Una settimana fa si è svolta nella Capitale una manifestazione contro il Ddl Sicurezza, inaugurata da uno striscione con la scritta “A pieno regime contro il ddl Paura” e da un manifesto raffigurante la premier Giorgia Meloni mentre bacia Benito Mussolini. L’evento, organizzato da oltre 200 sigle tra associazioni, sindacati e movimenti, ha radunato circa 100mila persone secondo gli organizzatori, mentre le stime delle forze dell’ordine parlano di 7mila partecipanti.