I tre hanno raggirato il pover’uomo solo, vulnerabile e affetto da infermità psichica, sottraendogli in 10 anni oltre 2 milioni.
Trento – Si sono attaccate a un uomo che versava in gravi difficoltà, emotivamente vulnerabile e affetto da infermità psichica, per raggirarlo e spolparlo dei suoi beni fino a ridurlo in stato di indigenza. Sono ora in grossi guai tre persone – due italiani ed una di nazionalità cubana –, indagate a Trento per circonvenzione di persona incapace. Ai loro danni i finanzieri hanno già provveduto, su ordine del G.I.P. del Tribunale di Trento, al sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 2 milioni di euro, pari alla somma che negli anni avrebbero sottratto all’ignara vittima.
Secondo quanto emerso dalle delicate indagini, l’uomo, una volta rimasto privo di parenti, aveva deciso di trasferirsi a Trento per abitare nella stessa città di uno degli indagati, che conosceva dai tempi della scuola. A quel punto quest’ultimo, insieme a due complici, avrebbe abusato dello stato di vulnerabilità emotiva ed infermità psichica della vittima, approfittando del legame emotivo che avevano instaurato con lui, inducendolo a trasferire, nel tempo, ingenti somme di denaro a loro favore, prevalentemente sotto forma di prestiti infruttiferi. Trasferimenti che hanno finito per depauperare quasi completamente l’ingente patrimonio della vittima, ricevuta in eredità, fino a lasciarla debole e in stato di bisogno.
La ricostruzione dei movimenti bancari ha consentito di accertare che le somme sottratte, nell’arco di circa dieci anni, pari ad oltre 2 milioni di euro, sono state prevalentemente impiegate dagli indagati per acquisto di immobili o per mantenere un tenore di vita superiore alle proprie possibilità. Beni che ora sono stati sequestrati.