Arresti domiciliari e non carcere, grazie al fatto che hanno una figlia piccola, per una coppia di coniugi italiani poco più che 30enni. A loro imputati una serie di furti aggravati di portafogli, carte di credito e auto.
Vicenza – Esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del tribunale del capoluogo veneto a carico di due coniugi italiani, tali I.P. di anni 36 e DC.C. di anni 33.
La misura cautelare con cui venivano disposti gli arresti domiciliari (e non in carcere, al fine di accudire la figlia in tenera età), veniva emessa a seguito ad attività di indagini effettuate dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza. Queste permettevano di far emergere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due indagati. A loro venivano contestati i reati di furto aggravato, ricettazione ed indebito utilizzo di carte di credito. Ambedue con recidiva reiterata specifica infraquinquennale.
Più specificatamente venivano contestati:
– Il reato di furto aggravato di portafoglio e successivamente di un veicolo, fatti accaduti all’interno del Circolo Tennis “Comunali”, in data 11 marzo 2023.
– Il reato di furto aggravato essendosi impossessati di un veicolo in servizio per le consegne di prodotti Amazon, per poi schiantarsi in fuga dalla Polizia. Fatto avvenuto in data 12 marzo 2023.
– Il reato di indebito utilizzo di carte di credito, fatto avvenuto in data 11 e 12 marzo 2023.