Custodia cautelare domiciliare nei confronti di un uomo ed una donna, tra loro coniugi, residenti nella zona di Brancaccio. Entrambi dovranno rispondere dei reati di rapina e lesioni personali, in relazione ad un episodio di furto in supermercato degenerato in più gravi reati.
Palermo – Il provvedimento consegue ad una scrupolosa attività d’indagine svolta dal commissariato di P.S. “Brancaccio” e relativa a un fatto di cronaca. All’interno di un supermercato di via Messina Marine, tre donne sono state sorprese dall’addetto alla vigilanza a sottrarre merce dagli scaffali e riporle dentro una borsa.
L’impiegato ha richiamato le donne e le ha inseguite ben oltre la cassa che le tre avevano oltrepassato per darsi alla fuga su strada. Fasi concitate quelle dell’inseguimento: una delle tre fuggitive, in particolare, nel tentativo di far recedere il vigilantes dall’inseguimento e potere quindi recuperare la refurtiva abbandonata su strada sotto una vettura, lo ha minacciato di severa vendetta ad opera del marito che, effettivamente, è poi stato chiamato al cellulare.
Questi è arrivato sulla scena a distanza di pochi secondi sopraggiungendo in soccorso della coniuge, a bordo di una bicicletta. Una vera e propria spedizione punitiva nei confronti del povero dipendente, anche alla luce della presenza di altre 6 persone giunte a dar man forte all’aggressore e parte attiva nel pestaggio: la vittima è stata ripetutamente percossa con calci, pugni, morsi ed a colpi di bastone di legno e con barra di metallo, riportando una prognosi di 7 giorni per ferite varie ed un trauma cranico non commotivo.
Le indagini, anche grazie alla visione dei fotogrammi registrati all’interno del market, hanno consentito di far luce sulle identità di una delle tre fuggitive, colei che aveva chiamato in soccorso il coniuge, e sul coniuge stesso. Ai due è stata notificata la custodia cautelare domiciliare ed indagini sono in corso per risalire agli altri assalitori.