Bergamo: Paolo Corna, condannato a oltre 9 anni per l’omicidio del figlio Giambattista, è stato sorpreso fuori casa nonostante fosse ai domiciliari. L’uomo è in attesa del processo d’appello.
Bergamo – È stato sorpreso fuori casa nonostante fosse agli arresti domiciliari. Paolo Corna, 78 anni, è l’uomo condannato in primo grado per l’omicidio del figlio Giambattista, avvenuto a settembre 2023. Sabato 2 agosto, i carabinieri lo hanno fermato mentre stava rientrando da una passeggiata non autorizzata. “Ero sceso a prendere la posta, poi ho fatto due passi come altre volte”, si è giustificato.
L’evasione è avvenuta a Bottanuco, nel Bergamasco, dove l’anziano scontava la misura cautelare in attesa del processo d’appello, fissato per il prossimo 24 settembre.
Lunedì 4 agosto si è tenuta l’udienza per direttissima, ma al momento il giudice non ha disposto un aggravamento della misura cautelare. La sentenza su questa violazione è attesa per il 20 ottobre.
La dinamica del delitto
Il tragico fatto risale al settembre 2023. Quel giorno, Giambattista Corna – 46 anni, con problemi di tossicodipendenza e alcolismo – avrebbe chiesto ai genitori 20 euro. Ne sarebbe nata una violenta lite in casa, durante la quale l’uomo ha spinto la madre e distrutto oggetti. A quel punto il padre, esasperato, ha impugnato un coltello da cucina e ha colpito il figlio tre volte all’addome. L’uomo è morto poco dopo. Paolo Corna, incensurato, ha subito confessato l’omicidio.
Le motivazioni della condanna
Nel giugno 2024, la Corte d’Assise di Bergamo ha condannato l’uomo a nove anni e quattro mesi di reclusione, riconoscendo le attenuanti generiche e la provocazione. Il giudice ha tenuto conto dell’età dell’imputato, del suo passato senza precedenti, della confessione immediata e del risarcimento di 40mila euro versato alla madre della vittima.
Secondo gli atti, la convivenza con il figlio era diventata insostenibile a causa delle frequenti aggressioni, richieste di denaro e dipendenze.