Già arrestato per associazione mafiosa ed estorsione durante l’operazione Malefix del 2020, l’uomo si sarebbe arricchito grazie alla forza del clan.
Reggio Calabria – La Polizia ha confiscato un milione di euro ad un imprenditore reggino, attivo nel settore del commercio all’ingrosso di arredamento per uffici e negozi, già arrestato nel giugno di tre anni fa nell’ambito dell’operazione “Malefix”, indiziato per associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione per una tentata estorsione ai danni di un gestore di materiale di consumo al fine di favorire la società che eseguiva i servizi di pulizia presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
Le successive indagini patrimoniali hanno dimostrato che l’imprenditore, in virtù dell’appartenenza al clan mafioso, era riuscito, con il profitto derivante dalla gestione di attività illecite e avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che reinvestiva nell’acquisto di beni immobili al fine di eludere la normativa antimafia.