Cold case di Latina: dopo 15 anni arrestati mandante ed esecutore dell’omicidio Celani

In manette un uomo di 60 anni e una donna di 52. Paolo Celani sarebbe stato ucciso per la mancata restituzione di un orologio di valore. Le indagini riaperte grazie a un collaboratore di giustizia.

Latina – Nelle prime ore di questa mattina la Questura di Latina ha chiuso un cerchio aperto quindici anni fa, arrestando due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio di Paolo Celani, avvenuto l’11 gennaio 2010. Si tratta di un uomo di 60 anni, pluripregiudicato del capoluogo pontino, e una donna di 52 anni, appartenente a una famiglia di etnia rom stanziale nel territorio, gravemente indiziati di essere rispettivamente l’esecutore materiale e la mandante del delitto.

Quella notte di gennaio, intorno alle 4, Celani, un pregiudicato noto negli ambienti criminali locali, fu raggiunto da colpi di pistola calibro 45 nella sua abitazione di viale Petrarca. Ferito gravemente, fu trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti, dove morì il 25 giugno successivo per complicazioni legate al ferimento. Sul luogo del crimine, la Squadra Mobile rinvenne due bossoli, ma l’identità dell’assassino rimase avvolta nel mistero, trasformando il caso in un “cold case” irrisolto.

La svolta è arrivata grazie alla riapertura delle indagini, avviate dopo le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia rese ai pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), Luigia Spinelli e Giuseppe Gualtieri. Il fascicolo, trasferito per competenza alla Procura di Latina, è stato preso in carico dai sostituti procuratori Giuseppe Miliano e Martina Taglione. Tra maggio e agosto 2023, la Squadra Mobile ha condotto un lavoro capillare che ha portato alla luce il movente: un orologio di pregio, mai restituito da Celani alla donna arrestata oggi. L’oggetto era stato ceduto dal figlio di quest’ultima alla vittima, all’insaputa della madre, in cambio di droga, scatenando una disputa che sarebbe sfociata nell’ordine di morte.

Gli indizi raccolti hanno convinto gli inquirenti che la 52enne abbia commissionato l’omicidio al 60enne, noto per il suo passato criminale. I gravi elementi di colpevolezza emersi hanno spinto i pm a richiedere una misura cautelare al giudice per le indagini preliminari, Mara Mattioli, che l’ha concessa. L’ordinanza è stata notificata alla donna nel carcere dove è già detenuta per un altro procedimento, mentre l’uomo è stato rintracciato e arrestato a Latina.

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