Il provvedimento è scattato dopo verifiche della polizia: nel locale avventori pregiudicati e arresto per spaccio.
Milano – Il Questore Bruno Megale, nell’ambito dell’attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici milanesi svolta dalla polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ha decretato la sospensione della licenza per 10 giorni all’esercizio pubblico denominato “Bar il Miliardario”, sito in via Carlo Marochetti 21.
Questa mattina, gli agenti del commissariato Mecenate hanno notificato la sospensione alla titolare del locale in quanto, a seguito di controlli avvenuti nel mese di novembre scorso da parte dei poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, l’esercizio pubblico è risultato frequentato da avventori abituali gravati da precedenti penali e di polizia, anche trovati in possesso di sostanze stupefacenti.
In particolare, ad inizio novembre, agenti dell’Ufficio prevenzione generale nel corso di un controllo all’interno del bar hanno identificato otto avventori, tutti con precedenti di polizia; una cliente, in particolare, ha assunto da subito un atteggiamento sospetto mostrando l’evidente intenzione di occultare parte dei suoi effetti personali.
Nella circostanza, la donna (con precedenti di polizia in materia di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti) dopo essere stata invitata dai poliziotti a mostrare quanto in suo possesso, ha estratto dalla borsa due involucri contenenti 1,38 grammi di ketamina, nonché un terzo involucro con 0,30 grammi di MDMA e 405 euro. A seguito di perquisizione personale, sono stati rinvenuti 8,72 grammi di MDMA e tre involucri contenenti 3 grammi di ketamina. In relazione alle sostanze stupefacenti rinvenute, la donna è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’art. 100 del T.U.L.P.S. prevede che il Questore possa sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.