Mezzo secolo dalla Convenzione di Washington: salvaguardia delle specie e degli ecosistemi con il nuovo calendario del 2026.
Roma – Presso la prestigiosa Scuola Ufficiali carabinieri alla presenza del Ministro dell’ambiente della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. In occasione del cinquantesimo anniversario della Convenzione di Washington (CITES), l’Arma dei Carabinieri ha celebrato “CITES: 50 anni di tutela della biodiversità globale”, mezzo secolo di impegno nella tutela delle specie animali e vegetali minacciate di estinzione, con la presentazione ufficiale del Calendario CITES 2026 presso la prestigiosa Scuola Ufficiali carabinieri, da parte della giornalista Licia Colò, alla presenza del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del Gen. C.A. Fabrizio Parrulli, Comandante del CUFAA (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari carabinieri).
Nel corso dell’evento, anche il segretario generale della convenzione delle Nazioni Unite CITES, Ivonne Higuero, ha rivolto un video-messaggio di saluto alla platea, elogiando l’impegno pluriennale profuso dai carabinieri e dalle autorità italiane nel contrasto ai traffici di specie selvatiche protette.
La Convenzione CITES, ratificata dall’Italia con la legge n. 874 del 19 dicembre 1975, rappresenta oggi il più importante strumento internazionale per garantire un commercio sostenibile di oltre 40.000 specie di fauna e flora protette. Adottata dalle Nazioni Unite e ratificata da 185 Paesi, la Convenzione costituisce il pilastro normativo per impedire che mercati illegali, abusi e prelievi eccessivi compromettano la sopravvivenza delle specie più vulnerabili.
Il calendario CITES 2026, realizzato dal raggruppamento carabinieri CITES del comando carabinieri per la tutela della biodiversità del CUFAA, ripercorre l’incessante lavoro svolto prima dal Corpo forestale dello Stato e, dal 2017, dall’Arma dei Carabinieri attraverso i Nuclei CITES, nel contrasto ai traffici illegali e nella salvaguardia della biodiversità globale.

L’opera accompagna il pubblico in un viaggio attraverso 12 storie emblematiche, ognuna dedicata a una specie protetta che, grazie all’azione dei carabinieri, ha trovato una nuova possibilità di vita. Tra queste, Edy e Bingo, due scimpanzé sottratti a gravi maltrattamenti in circhi e locali notturni; il leopardo rinvenuto in uno zoo privato illegale a Guspini (VS) e trasferito in una struttura idonea; Oscar, una rara tigre bianca recuperata da condizioni incompatibili con il benessere animale.
Il calendario racconta, inoltre, il ritorno alla libertà di centinaia di esemplari di Testudo graeca e Testudo hermanni, reimmessi nei loro habitat naturali dopo essere stati sequestrati ai traffici illegali, così come il delicato rimpatrio di numerose piante del genere Copiapoa nel deserto di Atacama, in Cile.
A chiudere il racconto, l’energia dei tursiopi, nuovamente liberi di nuotare in acque pulite e adeguate, testimonianza del successo delle attività di recupero e trasferimento operate dagli specialisti CITES. Ogni storia rappresenta un simbolo del trionfo della legalità sulla sofferenza, sull’abuso e sul profitto illecito, e riflette l’impegno quotidiano dei carabinieri nel difendere ecosistemi, specie rare e patrimoni naturali che appartengono all’intera umanità.

Nel corso dell’evento, sempre all’interno della Scuola Ufficiali carabinieri, è stata allestita una mostra fotografica a cura del fotografo Marco Lanza, dal titolo: “Vite spezzate: dal contrasto al commercio illegale in Italia, i reperti confiscati del deposito centrale dei carabinieri CITES”, con scatti realizzati nel deposito di Magliano dei Marsi (AQ), gestito dal raggruppamento carabinieri CITES, dove viene custodita gran parte dei reperti confiscati durante le attività di contrasto al traffico illecito di animali e piante in via d’estinzione.
Ogni fotografia riporta animali diventati oggetti tra oggetti, volutamente inseriti dall’autore in un contesto scarno ed essenziale, che quasi fanno percepire incredulità nel trovarsi in un luogo come questo; animali che interrogano l’osservatore mentre sembra vogliano uscire e riconquistare il proprio ruolo in natura.
Il cinquantesimo anniversario della CITES e il nuovo calendario 2026 sono dunque l’occasione per riaffermare il valore della cooperazione internazionale e il ruolo determinante dell’Italia – e dell’Arma dei Carabinieri – nel contrasto alla criminalità ambientale e nella protezione della biodiversità mondiale.
Sul calendario è riportata anche una personale dichiarazione del Gen. C.A. Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri: “L’anniversario per i 50 anni dell’Atto di ratifica in Italia della Convenzione di Washington rappresenta un’occasione di riflessione sull’importanza della salvaguardia della biodiversità su scala planetaria e sulla necessità di affrontare sempre più efficacemente la criminalità che lucra senza alcuno scrupolo sullo sfruttamento della fauna e flora minacciate di estinzione.
Conservazione attiva, educazione alla legalità, prevenzione e contrasto sono le direttrici che vedono l’Arma dei Carabinieri, nel suo insieme e con i propri assetti di specialità del CUFAA, sempre più impegnata per dare piena attuazione ai principi fondamentali della Carta Costituzionale su tutto il territorio nazionale e negli scenari di cooperazione internazionale”.

La CITES (Convention on International Trade of Endangered Species of wild fauna and flora – Convenzione per il Commercio Internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) è la Convenzione Internazionale, straordinario strumento per la tutela della biodiversità del pianeta, siglata a Washington nel 1973, entrata in vigore il 1° luglio del 1975 ed oggi applicata in 185 Paesi del mondo che, attraverso un articolato meccanismo di certificazioni e controlli che ne regolamentano il commercio, tutela le specie di flora e fauna in via di estinzione.
Il raggruppamento carabinieri CITES, oggi composto da 35 nuclei e 11 distaccamenti dislocati sul territorio nazionale, opera per tutelare la biodiversità a livello planetario, favorendo i commerci legali attraverso l’emissione di oltre 70.000 certificati CITES ogni anno ed arginando, attraverso l’azione di coordinamento della sezione operativa centrale CITES, le importazioni ed i commerci illegali di specie protette, le attività contro il bracconaggio, non solo a valenza nazionale, ed il maltrattamento degli animali, attraverso la sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali (SOARDA).
Il raggruppamento carabinieri CITES, inoltre, negli ultimi anni ha iniziato a definire specifici protocolli operativi indirizzati ad una migliore capacità investigativa in tali settori, a partire da una più attenta analisi della “scena del crimine” mediante l’impiego di sofisticate tecniche di polizia scientifica e prevedendo il supporto di figure professionali specialistiche come il medico veterinario forense, che hanno portato all’avvio di uno specifico progetto finanziato con fondi comunitari “Life” denominato “Fight4Wildlife”.