Un aggravamento della misura cautelare per Anca Egorov, la collaboratrice domestica accusata di aver derubato l’anziana che assisteva.
Asti – Dai domiciliari al carcere. Un aggravamento della misura cautelare per Anca Egorov, la badante di Castagnole Lanze accusata di circonvenzione di incapace ai danni di Giuseppina Marcovecchio. La misura è stata richiesta dalla procura di Asti perché la donna avrebbe continuato a comunicare con terze persone anche dai domiciliari, violando così le prescrizioni.
Anca è sotto processo ad Asti. Deve rispondere dell’accusa di aver derubato di 317 mila euro Giuseppina, la pensionata di 79 anni, che per 8 anni è stata costretta a vivere nella casa della madre della badante, in Romania. I raggiri ai suoi danni sarebbero iniziati subito dopo la morte del marito. La badante ottenne la delega ad operare finanziariamente a nome della pensionata e trasferì i 115 mila euro dal conto di Giuseppina aperto in una filiale Intesa Sanpaolo al proprio, con un bonifico la cui causale recita “acquisto tabacchi”. Di lì a poco l’acquisto di un bar tabaccheria poi rivenduto nell’ottobre 2023.
Quest’ultimo episodio è alla base dell’accusa di autoriciclaggio. Il processo penale come è noto è in corso e la prossima udienza dibattimentale è prevista per il 4 luglio.