Per la tragedia nei Quartieri Spagnoli in cui perse la vita Chiara Jaconis, nessun processo al ragazzino. Indagati i genitori.
Napoli – Nessun processo, nessuna sentenza. Così si chiude la prima parte dell’inchiesta sulla morte di Chiara Jaconis, la giovane trentenne colpita alla testa da una statuetta d’onice lanciata da un balcone il 15 settembre 2024 nei Quartieri Spagnoli. A compiere il gesto sarebbe stato un ragazzino di 13 anni, con alle spalle comportamenti problematici e aggressivi, già noti nel vicinato.
Un ragazzino con comportamenti problematici
La notizia arriva al termine delle indagini della Procura dei Minori di Napoli, che ha trasmesso gli atti ai legali della famiglia Jaconis. Tuttavia, la legge italiana non consente procedimenti penali per i minori sotto i 14 anni, lasciando così senza giustizia formale una tragedia che ha colpito l’opinione pubblica.
Chiara era in città per qualche giorno di vacanza con il fidanzato. Quel pomeriggio, mentre passeggiava lungo via Concordia, è stata centrata alla testa da una statuina egizia lanciata dal balcone. Due chili di pietra che l’hanno fatta crollare al suolo, sotto lo sguardo attonito del compagno. È morta due giorni dopo, il 17 settembre.
Chiara, una carriera promettente stroncata in un’istante
Una carriera promettente nella moda internazionale, un futuro disegnato tra gli atelier di Parigi e Prada: tutto cancellato in un istante. Le indagini hanno delineato il profilo inquieto del giovane: oggetti lanciati ripetutamente, tra cui tablet e soprammobili. Fino al gesto fatale: due statuette per un totale di oltre dieci chili.
Omicidio colposo e omessa sorveglianza per i genitori
Se il tredicenne non può essere processato, resta aperto un secondo fascicolo presso la Procura ordinaria. Al centro, i genitori del minore, indagati per omicidio colposo in concorso e omessa vigilanza. Entrambi si sono detti ignari di quanto accaduto, sostenendo di non aver mai visto le statuette.
La famiglia Jaconis, nel dolore, attende risposte. Ma la giustizia minorile non prevede scorciatoie, e i limiti d’età si scontrano con il peso di una vita spezzata.