Chef Rubio e Alessandro Orsini indagati per istigazione all’odio razziale

Dopo la denuncia della Comunità ebraica di Roma. Nel mirino le opinioni espresse sui social dopo il 7 ottobre: “Pregiudizi antisemiti nei confronti di Israele”.

Roma – Alessandro Orsini e chef Rubio sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Roma in seguito a due distinte denunce presentate dalla Comunità ebraica di Roma agli uffici della Questura. Le due denunce sono state depositate dal legale della comunità ebraica capitolina «per plurime e reiterate condotte integranti i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa» e per «diffamazione aggravata», come spiega il quotidiano Il Messaggero.

Al centro delle due querele ci sarebbero i post dello chef, compreso un «coltello antisionista con manico in legno d’ulivo» pubblicato su X, e poi anche il post in cui il professor Orsini, all’indomani del 7 ottobre, avrebbe definito «una rivolta» il massacro di Hamas.

Nella denuncia si legge che nel caso del professor Orsini «c’è un’opinione chiaramente animata da un pregiudizio antisemita nei confronti di Israele» e che, dopo il 7 ottobre, «la reiterata e costante ripetizione di determinati pensieri, anche attraverso il sapiente accostamento di fatti non veri con fatti veri e di elementi travisati, mira a creare una vera e propria giustificazione delle operazioni terroristico-stragiste di Hamas, attribuendo agli israeliani e agli ebrei in quanto tali la responsabilità nella causazione degli eventi di tale gravità. Ed è bene notare e sottolineare come il professore Orsini compia questa operazione il 7 e l’8 ottobre, ben prima della reazione militare israeliana».

Nel caso di Rubio, secondo i denuncianti «tutti i commenti, soprattutto quelli successivi al 7 ottobre, sottolineano ed evidenziano il concetto di sionismo= terrorismo». In particolare il post del coltello assumerebbe «ulteriore e autonoma rilevanza in termini di pericolosità istigatoria oltre che discriminatoria per odio antisemita». Il pm Erminio Amelio, dopo le denunce, ha aperto un fascicolo d’indagine, che potrebbe concludersi con una richiesta di rinvio a giudizio o con una archiviazione.

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