Il famoso strumento del compianto cantautore dovrebbe essere nel possesso dell’omonima fondazione. Se cosi fosse perché non metterlo in mostra?
CROTONE – Il mondo dello spettacolo si mobilita per sapere che fine ha fatto l’ukulele di Rino Gaetano. Lo strumento musicale, tanto caro al cantautore scomparso a 31 anni in un incidente stradale il 2 giugno del 1981, pare sia “sparito” nei meandri dell’ente Provincia di Crotone che l’aveva vinto all’asta su internet il 7 febbraio del 2003. La piccola chitarra dal tono inconfondibile era diventata il simbolo di Rino Gaetano che l’aveva esibito in pubblico durante il festival di Sanremo del 1978 insieme ad Anna Oxa. Ma come sono andati davvero i fatti?
Il famoso ukulele era stato messo all’asta per raccogliere fondi per Emergency, l’associazione umanitaria fondata da Gino Strada, che aveva avviato la costruzione di un ospedale pediatrico in Sierra Leone. Il chitarrino di origine hawaiana (ma inventato in Portogallo dove è definito cavaquinho ma anche braguinha o machete) era stato messo poi in vendita su eBay grazie ad un accordo fra Gino Strada e Anna Gaetano, sorella di Rino, e la provincia di Crotone se n’era aggiudicato l’acquisto come risulta dalla determina dirigenziale numero 293 del 20 marzo 2003 nella quale risulta anche la somma stanziata dall’ente pubblico in ragione di 5.350 euro. Nello stesso documento deliberativo l’ente Provincia dispone di donare lo strumento alla fondazione “Una casa per Rino” non appena il sodalizio fosse stato nelle condizioni di allestire il museo appena sarà disponibile il museo.
Il 6 settembre del 2006, nel corso di una manifestazione, lo stesso Gino Strada avrebbe consegnato l’ukulele ai rappresentati della fondazione calabrese. Da allora pare che di questo bellissimo strumento africano se ne siano perdute le tracce e sembra che lo stesso chitarrino non sia mai stato esposto al pubblico né faccia bella mostra di sé nella sede della fondazione. Allora è legittimo chiedersi che fine ha fatto lo strumento di Rino Gaetano? In primis se lo chiede la sorella Anna, in secundis se lo chiedono da Giorgio Panariello a Giusy Ferreri, da Claudio Santamaria a Le Iene che l’hanno cercato, senza successo, per tutta Crotone ricevendo anche qualche insulto dall’ex presidente della Provincia Carmine Talarico, ex docente, giornalista, padre fondatore del Copross, già sindaco di Crotone e poi primo capo dell’ente provinciale dal 1995 al 2004, e legittima parte attrice nell’acquisto del bene culturale. Insomma l’ukulele si troverebbe a Crotone ma chi ce l’ha materialmente? Nel gennaio del 2018 i rappresentanti della fondazione Una casa per Rino di erano detti disponibili ad esporre l’ukulele in pubblico, anche presso il Comune dove poteva essere più al sicuro e considerando il fatto che a distanza di 15 anni il sodalizio era ancora privo della tanto decantata struttura museale.
Lo strumento dunque è nel possesso della fondazione ma senza un adeguato museo l’ukulele dovrebbe tornare nel possesso dell’ente Provincia cosi come disposto nell’atto deliberativo del 2003. Dunque perché alimentare ancora le polemiche con un tira e molla che non fa bene a nessuno? Perché Provincia, Comune e Fondazione non fanno chiarezza a vantaggio dei Crotonesi e degli innumerevoli fans di Rino Gaetano?:
“…È sparito l’ukulele di mio fratello – ha detto più volte Anna Gaetano – lo ha accompagnato in moltissime canzoni…Un cimelio custodito per anni fino al 2003, quando avevo organizzato un’asta in favore di Emergency. Se l’è aggiudicato la provincia di Crotone. Il museo della fondazione non esiste…”.
La fondazione intitolata a Rino Gaetano dunque dovrebbe restituire il prezioso chitarrino alla Provincia di Crotone, secondo quanto disposto nella vecchia determina, proprio per la mancanza del presupposto obiettivo: la mancanza del museo. Dal sodalizio fanno sapere che l’ukulele sarebbe custodito in una cassetta di sicurezza mentre dalla Provincia avrebbero riferito che del destino dell’ukulele se ne riparlerà dopo le feste o, al più presto, entro fine mese: “…Abbiamo preso in mano la questione e la porteremo velocemente avanti insieme alla fondazione – ha detto Giuseppe Dell’Aquila, presidente della Provincia, facente funzioni – per mettere in ordine la vicenda, trovare il luogo e poi annunciare la collocazione definitiva…”. Intanto lo strumento del povero Rino non appare in pubblico e la scusa della mancata realizzazione del museo sembra una scusa grossolana. Ne riparleremo a breve se l’ukulele non salterà fuori.