E gli “assassini” sono Megan Markle e Prince Harry.
In American Pie Don McLean intonava il versetto “The day the music died”. Bene, possiamo prendere in prestito quella frase per dire che oggi è la stampa ad essere morta. E, come nel migliore dei whodunit cioè dei gialli, i colpevoli erano da tempo sotto gli occhi di tutti: Megan Markle e Prince Harry.
Con la prima mossa hanno sferrato un attacco ai tabloid inglesi, cioè la carta stampata letta da milioni di persone per puro intrattenimento, non certo per avanzamento culturale, e li hanno portati in tribunale. Non erano contenti della narrativa che i giornali presentavano sul loro conto. In altre parole non accettavano le critiche mosse al loro operato.
Lo scrutinio a cui la coppia è stata sottoposta ha fatto da subito vacillare la monarchia. Parlare di privilegi delle classi agiate è una cosa ma mettere nero su bianco che su questo pianeta ci sono persone come Megan Markle, che indossano abiti che costano 90.000 euro, è un’altra. Scoprire che il rinnovamento di una residenza costa circa due milioni di euro non lascia tranquilli coloro che faticano a pagare un affitto. Soprattutto se una parte di quei soldi, anche se si tratta magari di due euro a testa, provengono dalle tasche dei cittadini. Le celebrità facciano ciò che vogliono con il loro denaro, buttino, come fanno alcuni attori, la biancheria intima invece di lavarla, spendano enormi fortune per matrimoni da favola. Ma sempre con i loro soldi, non con i nostri. E, soprattutto, scendendo da un jet privato, non chiedano a noi “normali” di preservare l’ambiente.
Per cui, tornando alla stampa, i due reali più conosciuti al mondo proprio grazie a essa hanno deciso che la stampa se la fanno su misura e gradimento delle loro maestà. Raggiunti i 10 milioni di followers su instagram controllano la narrazione che li riguarda. Se volete sapere qualcosa su di loro dovete andare sul loro sito e nutrirvi alla fonte delle informazioni che essi stessi controllano per intero. Niente intermediazioni, niente notizie che i due contestatano come false. Un filtro magico che consente di presentarsi al meglio e eventualmente omettere quanto non gradito, insomma una censura paragonabile a quella delle dittature. Qualunque foto i giornalisti vogliano pubblicare su di loro deve essere prima passata al vaglio della loro approvazione, perché altre immagini non vengono accettate.
Se prima i giornali venivano accusati di perseguitare malevolmente la coppia e sono stati portati in tribunale per questa ragione, ora è direttamente la coppia che zittisce tutti coloro che danno notizie senza un preventivo nulla osta. Come nel libro di Orwell, Megan e Harry hanno dato anche un nome al loro operato: l’hanno definito “modernizzare la monarchia”.
Ah, e non dimentichiamo che tutto questo accanimento sulla Markle non avrebbe riguardato la sua ipocrisia o la mancanza di riguardo per l’istituzione che l’aveva accolta o ancora il disprezzo della gente. No, a detta della principessa si sarebbe trattato addirittura di razzismo. Loro e i loro amici giurano che questa è la verità. Non abbiamo e non avremo mai più altra scelta, in mancanza di un’alternativa, che tacere e fingere di crederci. Con buona pace della libertà di stampa.