Centro massaggi cinese con operatrici in nero, chiuso a Pordenone

Sanzioni fino a 23.400 euro. Da inizio anno sono oltre 60 i datori di lavoro trovati con irregolarità nel Friuli occidentale.

Pordenone – I finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno scoperto due operatrici impiegate in nero all’interno di un centro massaggi cinese, contestando sanzioni fino a 23.400 euro e proponendo la sospensione dell’attività.

Il controllo, effettuato dal Gruppo della Guardia di Finanza di Pordenone, ha rivelato che il centro, gestito da una cittadina cinese, impiegava due massaggiatrici orientali senza la preventiva comunicazione di assunzione al Centro per l’Impiego.

Oltre alle sanzioni amministrative, è stata avanzata la proposta di sospensione dell’attività, poiché il personale irregolare superava il 10% dei lavoratori regolarmente assunti.

Dall’inizio dell’anno, la Guardia di Finanza del Friuli Occidentale ha individuato 75 lavoratori in nero e 40 irregolari, con 61 datori di lavoro sanzionati e 28 proposte di sospensione trasmesse all’Ispettorato del Lavoro.

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