Ilaria Sula e Mark Samson

Ilaria Sula, a casa di Samson spunta il cellulare della ragazza: “L’ho dato a mia madre”

Trovato dagli inquirenti grazie alle indicazioni dell’ex fidanzato: già disposta la copia forense. I pm: “Potrà chiarire dinamica e tempistica del delitto”.

Roma – Un nuovo tassello si aggiunge al caso dell’omicidio di Ilaria Sula, la 29enne uccisa a coltellate da Mark Antony Samson il 26 marzo nell’appartamento di via Homs, a Roma. Il cellulare della vittima, ritrovato grazie alle indicazioni di Samson, è ora al centro delle indagini della Procura di piazzale Clodio.

I pm, che hanno disposto una copia forense del dispositivo, puntano a ricostruire la dinamica del delitto: Ilaria è stata uccisa nella notte del 25 marzo o la mattina del 26, come sostiene l’indagato? Samson, assistito dagli avvocati Fabrizio Gallo e Alessandro Pillitu, è accusato di omicidio volontario aggravato (e occultamento di cadavere insieme alla madre Nors Man Lapaz). Inizialmente il giovane aveva mentito agli inquirenti, dicendo di essersi disfatto del cellulare gettandolo in un tombino (e indicando anche la zona).

La perquisizione mirata, condotta il 10 aprile, ha permesso di recuperare il cellulare, probabilmente un iPhone, in un punto non precisato dell’appartamento. Secondo il Corriere della Sera, Samson avrebbe indicato il nascondiglio – forse un cassetto o un angolo della stanza – solo dopo aver capito che le sue versioni contraddittorie rischiavano di aggravare la sua posizione. Il telefono, integro ma spento, è stato subito inviato al laboratorio di analisi forense della polizia scientifica per una copia integrale dei dati, un’operazione che potrebbe richiedere giorni a causa delle protezioni crittografiche.

I messaggi WhatsApp e Telegram, già parzialmente recuperati da un backup iCloud di Ilaria, mostrano discussioni accese tra i due nei giorni precedenti, con accuse di tradimento da parte di Mark. Il cellulare potrebbe contenere conversazioni della notte del 25, chiarendo se ci sia stata una lite immediata o se l’aggressione sia scoppiata dopo ore di confronto. Inoltre, i dati GPS e l’orario di spegnimento del dispositivo potrebbero confermare o smentire la versione di Samson, che afferma di aver agito in preda a un raptus dopo una discussione mattutina.

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