Dopo evasioni e nuovi reati, l’indagine congiunta della Procura e dei Carabinieri ha portato alla cattura del criminale.
Pisa – Dopo una serrata attività investigativa, su delega della Procura, veniva catturato Zuka Allija, latitante dal 4 luglio 2024, esponente di spicco di una famiglia di origine Sinti Cossovara, dedita alla commissione di reati contro il patrimonio, soprattutto rapine presso abitazioni private ed esercizi commerciali nella zona di Pontedera.
Lo Zuka era oggetto di ordine di esecuzione di carcerazione a nove anni di reclusione in base all’ordinanza del GIP di Pisa emessa su richiesta del Sost. Proc che coordinava le indagini per i fatti di reato che verranno esposti in seguito.
Il N.O.R.M. della Compagnia CC di Pontedera veniva quindi delegato all’esecuzione di un’intensa attività info-investigativa che consentiva di individuare il covo dove Zuka Allija si stava nascondendo presso un’abitazione privata di Pisa.
Le successive attività per la cattura venivano svolte con la collaborazione di personale del Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.), del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Pisa e di personale del Gruppo d’Intervento Speciale (G.I.S.).
I gravi fatti che avevano portato all’emissione della condanna a nove anni di reclusione, confermata in appello e divenuta esecutiva a seguito di dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione, risalgono al 2021, quando, per l’esattezza il 15/02/2021, a Pontedera (PI) tre soggetti perpetravano una rapina in una villa ove era presente una donna di 83 anni, che veniva minacciata e picchiata per ottenere le chiavi di una cassaforte. La p.o. era colta da infarto che, solo fortunatamente, non le cagionava la morte.
Le successive indagini condotte da personale della Stazione Carabinieri di Pontedera consentivano di individuare gli autori del feroce delitto identificati in Zuka Allija, e due altri soggetti della stessa nazionalità (nipoti).
A seguito di richiesta della procura, il GIP di Pisa emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, misura eseguita il 16/06/2021 a carico dei tre indagati.
In seguito, Zuka Allija, che era detenuto presso la Casa Circondariale di Prato, l’01/01/2023 veniva sottoposto agli AA. DD. presso il suo domicilio in Pontedera, Via Podere Cincinnato 1, con applicazione del braccialetto elettronico.
Lo Zuka, venuto a conoscenza della conferma della condanna a lui inflitta si liberava del braccialetto elettronico, evadeva dagli AA. DD. e si rendeva irreperibile fino al pomeriggio del 18/10/2025 quando, come appresso meglio descritto, veniva individuato e catturato.
Nel periodo in cui era latitante e ricercato poiché evaso dal regime degli arresti domiciliari, Zuka Allija commetteva altri fatti delittuosi.
La notte dell’11 ottobre 2024, nel centro abitato del Comune di Ponsacco, due soggetti di etnia rom venivano raggiunti da almeno tre persone, in seguito identificate in Zuka Allija ed i suoi nipoti che esplodevano nei loro confronti tre o quattro colpi d’arma da fuoco dandosi poi alla fuga. Nel medesimo contesto investigativo veniva rinvenuta e sottoposta a sequestro anche la pistola, risultata trafugata durante un furto in abitazione ad opera d’ignoti in Vasto.
La notte del 22 dicembre 2024, presso il night club denominato “Cleo” sito nel Comune di Crespina-Lorenzana, quattro soggetti, in seguito identificati in Zuka Allija (detentore di un tirapugni) ed i suoi tre nipoti, di cui almeno due muniti di “tirapugni”, aggredivano per futili motivi il gestore del locale, che pestavano brutalmente arrecandogli lesioni gravi.
I due suindicati fatti delittuosi erano riuniti nel P. P. 562/2025 RGNR Mod.21, nell’ambito del quale il G.I.P. del Tribunale di Pisa, con procedimento 1021/2025 RG. GIP, il 10/07/2025 emetteva ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere a carico dei cinque soggetti ritenuti autori e protagonisti dei delitti descritti. Dette misure, il 15/09/2025 erano eseguite da personale della Compagnia Carabinieri di Pontedera, fatta eccezione per Zuka Allija che non veniva rintracciato.
La Procura di Pisa, a seguito della latitanza, delegava un’indagine serrata (avvalendosi della compagnia di Pontedera, e, come già detto, della collaborazione di personale del Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) dei Carabinieri, del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Pisa e di personale del Gruppo d’Intervento Speciale (G.I.S.) dei Carabinieri), all’esito della quale veniva interrotta la latitanza del soggetto e consentiva di dare esecuzione al pendente Ordine di Esecuzione per la Carcerazione n. SIEP 444/2024, emesso il 12/11/2024, pena principale anni 9 di reclusione, relativo alla condanna seguente alla rapina commessa a Pontedera il 15/02/2021.