Caso Visibilia, pm di Milano insistono: la ministra Santanchè deve andare a processo

Durante l’udienza preliminare, i magistrati hanno insistito le accuse che riguardano, tra gli altri, il compagno della senatrice Fdi.

Milano – La Procura meneghina ha ribadito la richiesta di processo per la ministra del Turismo Daniela Santanchè e per altri imputati per falso in bilancio sul caso Visibilia. I pm Marina Gravina e Luigi Luzi, durante l’udienza preliminare, hanno insistito con la loro ricostruzione e con le accuse che riguardano, tra gli altri, il compagno Dimitri Kunz, l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e società della galassia da cui la senatrice di FdI ha dismesso le cariche. “Tutti sapevano e tutti hanno taciuto”, compresa Daniela Santanchè, in relazione alle presunte irregolarità sui conti.

Lo hanno affermato, da quanto si è saputo, i pm di Milano Marina Gravina e Luigi Luzi nel loro intervento nell’udienza preliminare, a porte chiuse. Per circa due ore i pm hanno discusso le accuse di irregolarità nei conti delle aziende fondate dalla ministra fra 2016 e 2022. Gli inquirenti contestano uno squilibrio finanziario che già, a partire dall’esercizio 2016, avrebbero ‘compromesso’ la spa e sono intenzionati a dimostrare come le successive scelte dei vertici abbiano causato quasi l’azzeramento del valore azionario.

Davanti al gup di Milano, Anna Magelli, questa mattina le difese degli imputati, fra cui il compagno di Santanchè, Dimitri Kunz D’Asburgo, l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garnero – hanno presentato a inizio udienza eccezioni sulle modalità con cui è avvenuta la notifica degli avvisi di conclusione indagini preliminari da parte dei pm. Dopo una breve camera di consiglio il gup le ha respinte con ampie motivazioni. Nel pomeriggio le parole vanno alle difese per la discussione.

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