Nel processo che vede imputata la ministra del Turismo Daniela Santanché accusata di falso in bilancio sui conti del gruppo.
Milano – Slitta al prossimo 15 aprile, per il legittimo impedimento di uno degli avvocati, la prima udienza (fissata per il 20 marzo) davanti alla seconda sezione penale del tribunale meneghino del processo che vede imputata la ministra del Turismo Daniela Santanché accusata di falso in bilancio nella vicenda che riguarda i conti di Visibilia Editore, gruppo da lei fondato e da cui ha dismesso le cariche nel 2022, e di recente anche le quote. Davanti alla corte, oltre alla ministra, compariranno anche altri 16 imputati e una società.
La gup di Milano Anna Magelli aveva rinviato a giudizio la ministra del Turismo Daniela Santanché
per l’accusa di concorso in falso in bilancio relativa alle comunicazioni sociali di Visibilia tra il 2016 e il 2022. La Procura di Milano contesta agli indagati, tra cui Santanché, che tra il novembre 2014 e il dicembre 2021 fu consigliera, poi ad, presidente e “soggetto economico di riferimento del gruppo”, di avere, “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, ciascuno in ragione delle cariche rivestite”, “consapevolmente” esposto dati falsi nei bilanci tra il 2016 e il 2022.
Nell’atto di chiusura delle indagini si legge che le presunte false comunicazioni sociali sarebbero servite a “conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto”, cioé la “prosecuzione dell’attività di impresa nascondendo al pubblico le perdite, evitando sia la necessaria costosa ricapitalizzazione, sia la gestione meramente ‘conservativa’”. In questo modo, è la tesi dei pm, avrebbero ottenuto “liquidità mediante l’emissione di prestiti obbligazionari convertibili”, il “mantenimento dei rapporti contrattuali, bancari e finanziari” e “il “mantenimento della quotazione”.
L’indagine era partita dopo la segnalazione di alcuni soci di minoranza, tra cui l’imprenditore Giuseppe
Zeno, parte civile insieme ad altri due piccoli azionisti, che avevano denunciato irregolarità nella gestione della società.