Caso stalking, Morgan in Tribunale chiede la giustizia riparativa: “La vittima sono io”

Il cantante in Aula a Lecco si difende: è stato denunciato dalla sua ex, la collega Angelica Schiatti. Il giudice si è riservato di decidere.

Lecco – “La vittima sono io”. Nella vicenda che vede il cantante Morgan accusato di stalking dalla ex Angelica Schiatti, lui si difende in Aula. “Qui la vittima sono io, perseguitato, e lo vedete, perché dall’altra parte si fanno concerti e feste. Sono io quello che ha perso la dignità, che non ha lavoro, ma non ho fatto niente”. Marco Castoldi, in arte Morgan, ha parlato al termine della prima udienza del processo a suo carico: ha reso spontanee dichiarazioni in aula e ha chiesto al giudice di poter accedere a un processo di giustizia riparativa. Il giudice Gianluca Piantadosi della seconda sezione penale del tribunale di Lecco si è riservato la decisione entro il 27 settembre. Se non dovesse accettare la proposta dell’artista si aprirà i dibattimento con la prima udienza l’8 novembre. 

Alla richiesta dei legali di Morgan si è opposta la difesa della cantante Angelica Schiatti, l’avvocata Maria Nirta: “Non riteniamo ci siano i presupposti per questo iter processuale”, ha dichiarato uscendo dall’aula. “Innanzi tutto riteniamo non siano applicabili alla fattispecie e le ultime condotte di Castoldi fanno intendere che questo ravvedimento non ci sia”, ha spiegato il legale. “Fosse stato qualche cosa di differente non ci saremmo opposti perché nessuno ha interesse a tenere in piedi questa vicenda. Ma da parte nostra ci sono serie preoccupazioni e non intendiamo assolutamente pensare a una soluzione che non sia una sentenza che speriamo sia di condanna”, ha concluso.

Morgan e l’ex Angelica Schiatti

Diversa la posizione del cantautore: “La giustizia riparativa – dice – è un modo nuovo di affrontare i processi, è una bella idea e se va in porto è un’innovazione. Io sono un innovatore anche in queste cose. Finalmente ho potuto dire al giudice che non sono un persecutore dopo che per anni sono stato zittito. Qui io ho problemi a capire come mantenere le mie figlie”. Morgan ha sempre respinto ogni accusa, ha detto di avere “molta fiducia nella giustizia, sono venuto perché credo che un processo sia un momento nel quale una persona equilibrata valuta, perché se fosse per i giornali sarebbero solo balle. Non ho nulla da nascondere – ha continuato – mai fatto nulla di molesto nei confronti di nessuno, se mi si vuol far passare per quello che non sono non si riesce, in ultimo trionfa la virtù”.

In questa storia non ci sono solo due ex e un processo per stalking. La vicenda si è ingarbugliata. In una storia su Instagram, il cantante Morgan dice di aver denunciato Selvaggia Lucarelli “per aver costruito violenza di massa contro l’essere umano che io sono”. “Io non sono incriminato di revenge porn ma di questo oggi vengo accusato – si legge nel post – da un popolo furioso che inneggia al rogo”. Il legale dell’artista ha depositato presso la procura di Milano una querela nei confronti della giornalista. Allegati all’atto di querela, a quanto si apprende, una serie di storie Instagram e di articoli di giornale aventi ad oggetto frasi ed epiteti riferiti allo stesso Morgan. Tra essi, “Morgan, uno stalker”, “revenge porn”, “stalking”.

La contesa tra Morgan e Selvaggia Lucarelli

A stretto giro dal post, il nuovo intervento di Angelica Schiatti che evidenzia un dettaglio del messaggio social di Morgan. “Questa nella foto – scrive la cantautrice commentando l’immagine scelta da Morgan – è la via di casa mia. A 200 metri da casa mia. Dove ovviamente non posso tornare perché ho paura”. Il cantautore ha scritto una lettera-appello ai colleghi. In una chat Whatsapp con molti giornalisti presenti l’artista spiega: “Sono innocente fino a che i giudici non stabiliranno il contrario”. E attacca i colleghi: “Mi avete abbandonato, siete voi i veri cani”.

“Mi rivolgo ai miei colleghi – comincia così la lettera – dovete sapere che cosa mi sta capitando perché stento a credere che tutta una classe di musicisti, cantautori, persone che pensano e che vivono artisticamente, non abbiano un minimo scrupolo e non abbiano la capacità di riflettere su quanto sta succedendo ad un loro simile, un loro amico. Con molti di voi io ho avuto e ho dei rapporti di amicizia – prosegue la lettera – che voglio sperare siano l’unica cosa che riesce a combattere il meccanismo dell’opportunismo, con molti ho collaborato nella musica, quindi mi conoscete molto bene”. Poi Morgan incalza: “Sapete perfettamente che tipo di persona sono, perché per quanto la stampa costruisca un personaggio delirante che fa comodo perché fa click, per quanto i giornali ci ricamino sopra con le loro puttanate, voi lo sapete chi sono“.

Il cantautore Morgan

E “sapete – conclude – anche che sono una persona sensibile, generosa, empatica, stravagante, fantasiosa, idealista – e anche – quel tantino indisciplinato che basta per avervi divertito tutti, ma sapete benissimo che io sono un individuo nobile che non uccide neanche una zanzara, perché mi dispiace ferire gli altri”. Quindi “avete idea di che cosa mi stia capitando o non ve ne frega proprio nulla perché siete diventati degli automi? Voglio sperare che non siate delle brutte persone, ed è per questo che vi sto scrivendo una lettera molto chiara”.

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