La premier ha aggiunto che ne discuterà direttamente con la ministra del Turismo: “Ricostruzioni infondate alimentate dal mio silenzio”.
Roma – Dopo giorni di silenzio la premier Giorgia Meloni interviene sul caso Santanché. “Io non credo che un semplice rinvio a giudizio sia di per sé motivo di dimissioni, penso anche che il ministro Santanchè stia lavorando ottimamente, dopodiché la valutazione che semmai va fatta è quanto tutto questo possa impattare sul suo lavoro di ministro. E questa è una valutazione che va fatta col ministro Santanchè e che forse deve fare soprattutto il ministro Santanchè, ma è quello su cui io attualmente non ho le idee chiare”, ha detto la premier parlando con i giornalisti a Gedda, a margine della visita a bordo del veliero Amerigo Vespucci.
La premier Meloni ha poi aggiunto. “Negli ultimi giorni ho sentito ricostruzioni infondate ma mi rendo conto che anche il mio silenzio possa averle alimentate. Non c’è alcun braccio di ferro, preoccupazione o imbarazzo che mi porterebbe a saltare addirittura le sedute del consiglio dei ministri, la incontrerò per parlare”, ha concluso. La ministra del Turismo, insieme ad altre persone, lo scorso 17 gennaio era stata rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche nel 2022.
Proprio ieri Daniela Santanché si era detta tranquilla riguardo il fatto che il rinvio a giudizio per il caso Visibilia possa incidere sulla sua posizione all’interno dell’esecutivo. “A me nessuno ha mai chiesto di fare un passo indietro. Ho sempre detto che sono assolutamente tranquilla perché so come sono le questioni nel merito. Ho sempre detto che se dovesse arrivare un giudizio sulla cassa Covid, dove capisco che ci potrebbero essere delle implicazioni politiche, non avrei esitato a fare un passo indietro ma non siamo a questo punto, continuiamo a fare il mio lavoro”.