Sebastiano Visintin Liliana Resinovich

Fotografò Liliana e Sterpin insieme già nel 2003: Visintin sapeva?

Le immagini scattate dal marito della donna e archiviate su hard disk potrebbero smentire la sua versione. Attesa per l’incidente probatorio del 23 giugno.

Trieste – Nuovi sviluppi nel caso di Liliana Resinovich, la donna scomparsa a Trieste nel dicembre 2021 e ritrovata senza vita settimane dopo. Alcune fotografie datate 2003 e 2013, recentemente analizzate, mostrano Liliana insieme a Claudio Sterpin, l’uomo che ha sempre sostenuto di aver avuto con lei una relazione sentimentale negli ultimi anni.

Le immagini – diffuse dalla trasmissione Quarto Grado e riprese oggi anche da Il Gazzettino e Il Messaggero – ritraggono Liliana e Sterpin a una manifestazione sportiva organizzata proprio da quest’ultimo. In una delle foto più recenti, del primo gennaio 2013, si vede invece Sterpin tuffarsi nel mare di Barcola, durante il tradizionale tuffo di Capodanno. A scattare le immagini sarebbe stato Sebastiano Visintin, marito di Liliana e unico indagato per omicidio.

Secondo quanto emerso, le fotografie erano archiviate in una cartella denominata “Modigliani” all’interno di cinque hard disk che Visintin avrebbe affidato a un amico per motivi di privacy pochi giorni dopo la scomparsa della moglie.

Le contraddizioni

Visintin ha sempre negato di conoscere Sterpin e ha respinto l’idea che Liliana avesse riallacciato una relazione con lui. Sterpin, 86 anni, al contrario, ha sempre sostenuto che i due stessero per andare a vivere insieme. Ora, queste immagini potrebbero dimostrare che Visintin era a conoscenza della frequentazione, se non addirittura del rapporto tra i due, risalente almeno a vent’anni prima.

L’incidente probatorio

Le fotografie potrebbero diventare un elemento centrale nel prossimo incidente probatorio, fissato per il 23 giugno. In quella sede sarà assunta la testimonianza di Claudio Sterpin per chiarire la natura dei rapporti tra lui e Liliana, tra Liliana e Visintin e con altri amici del loro ambiente. L’udienza rappresenta un momento cruciale per fare luce sulla dinamica della scomparsa e morte della donna, ancora avvolta da molte zone d’ombra.

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