Caso Golinucci: padre di Davide Ferrerio firma la petizione online per non archiviare

Ha raggruppato quasi 24mila firme la raccolta lanciata l’11 luglio su Change.org dall’avvocata Iannuccelli, dell’Associazione Penelope.

Forlì – Ha raccolto quasi 24mila firme la petizione lanciata l’11 luglio su Change.org dall’avvocata Barbara Iannuccelli, dell’Associazione Penelope, per dire ‘No’ all’archiviazione del caso di Cristina Golinucci, la 21enne scomparsa da Cesena nel 1992 e mai più ritrovata. Nelle scorse settimane la Procura di Forlì ha chiesto per la decima volta l’archiviazione delle indagini e la famiglia si è opposta. Tra le firme raccolte, anche quella di Massimiliano Ferrerio, padre di Davide, il giovane di Bologna ridotto in fin di vita l’11 agosto del 2022 nel centro di Crotone. Il ragazzo, dal giorno dell’aggressione, é in coma irreversibile.

“Ho letto della vicenda e sono rimasto impressionato – ha detto Massimiliano Ferrerio -, quindi ho pensato di dare un piccolo contributo alla causa della signora Marisa degli Angeli, madre di Cristina, per risvegliare la coscienze dormienti. E’ giusto riaprire il caso e aiutare una madre che cerca da 32 anni il corpo di sua figlia. Sta subendo una ingiustizia”. Per il padre di Davide si tratta di “una vicenda con tante anomalie e – racconta – mi sono immedesimato in una madre che vive una situazione tremenda, un po’ simile alla mia. In certi casi la giustizia sembra non voler percorrere le giuste indicazioni che danno il buon senso e la logica”.

Massimiliano Ferrerio

Lo scorso 8 luglio la Corte d’appello di Catanzaro ha ridotto da 20 anni a 12 anni ed 8 mesi di reclusione la condanna inflitta in primo grado a Nicolò Passalacqua, accusato del tentato omicidio di Davide Ferrerio. Anche questo ha contribuito alla scelta del padre di Davide di sposare la petizione: “Anche nel mio caso sono emerse anomalie indescrivibili, eppure ci sono i filmati che fanno vedere le percosse subite da Davide, poi ci sono testimoni ed elementi certi, ma nonostante questo la giustizia sembra non tenerne conto. Nel caso di Cristina, invece, bisogna proprio far luce sui punti oscuri”.

L’avvocata Iannuccelli, infine, ha aggiunto: “Stamperò l’elenco dei firmatari e mi presenterò all’udienza che verrà fissata per l’opposizione con questo plico, per dimostrare al giudice che l’omicidio di Cristina non riguarda solo i Golinucci, ma tante persone che chiedono giustizia. Cristina è stata uccisa, Davide lotta contro la morte e la giustizia vacilla”.Il dolore di una madre non si archivia – commenta Marisa Degli Angeli – e anche se il giudice disporrà nuovamente, per l’ennesima volta, l’archiviazione del procedimento, io e i miei legali andremo avanti per scoprire la verità. Perché la verità non si può negare ad una mamma”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa