Casei Gerola, chiusa la piazza di spaccio nell’ex zuccherificio: undici gli arresti

Tre anni fa la denuncia del sindaco. Il market della droga faceva orario continuato e c’era un continuo via vai di clienti che arrivavano in macchina.

Casei Gerola (Pavia) – Duecentomila euro al mese di entrate, una location opportunamente discosta ma facilmente raggiungibile dal casello autostradale, quattro distinti gruppi di lavoratori impegnati ogni giorno con orario continuato dalle 9 alle 18. Soprattutto, un continuo andirivieni di clienti. Era il fiorente mercato della droga, coca e eroina in particolare, gestito da una serie di pusher nell’area dello zuccherificio abbandonato di Casei Gerola. Una piazza di spaccio discreta, ad un tiro di schioppo da Milano, dove i clienti arrivavano in macchina, scendevano e subito venivano raggiunti dagli spacciatori nascosti tra la vegetazione.

Ora la pacchia è finita e per undici di questi soggetti la magistratura di Pavia ha emesso un mandato di arresto: tre sono già stati raggiunti, otto invece sono ancora ricercati dai carabinieri. D’altronde un movimento così fitto di auto in una strada sterrata, che non porta a nulla se non a un edificio abbandonato da tempo, non poteva che insospettire. Ed infatti da almeno tre anni il sindaco di Casei Gerola, Leonardo Tartara, insieme a vari cittadini segnalava la situazione anomala che ha condotto all’indagine da parte dei militari. In tutto sono ventuno le persone coinvolte dall’inchiesta, dieci delle quali già rinviate a giudizio nell’ambito dell’operazione «Drug market».

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