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Caruso, Marco Falcone incandidabile per Commissione Antimafia? FI partito legalità

Il coordinatore di Forza Italia in Sicilia replica a Colosimo: “Noi siamo da sempre il partito del garantismo e del rispetto delle regole”.

Roma – Ieri, a dieci giorni dal voto delle europee, la presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo ha reso noto l’elenco dei sette incandidabili in violazione del codice di autoregolamentazione. Nella rosa di nomi c’è quello di Marco Falcone, candidato per la lista Forza Italia Noi Moderati Ppe, Circoscrizione Italia insulare. Pronta la replica di Marcello Caruso, coordinatore di Fi in Sicilia, che non ci sta al depennamento dalla lista di Falcone. “Forza Italia è da sempre il partito del garantismo. E non solo del garantismo ma anche della legalità e del rispetto delle regole; quelle regole che abbiamo pienamente applicato nella composizione delle liste per le elezioni europee, come di tutte le elezioni alle quali partecipa il nostro partito e per le quali tutti i candidati azzurri sono sicuramente candidabili ed eleggibili in base alla normativa vigente”.

Marco Falcone

Poi Caruso entra nel merito delle dichiarazioni della presidente della Commissione antimafia, che hanno riguardato fra gli altri anche l’assessore regionale Falcone: “non possiamo innanzitutto che esprimere perplessità rispetto ad uno strumento ed una comunicazione che riteniamo inadeguati per l’obiettivo prefisso e al limite di una compiuta civiltà giuridica”. E aggiunge che “in uno stato di diritto si applicano le norme vigenti per cui sono le norme elettorali a stabilire chi è candidabile e chi no. Nel merito della vicenda che riguarda l’onorevole Falcone, non possiamo che confermare la nostra fiducia nel suo operato, sempre improntato alla trasparenza e al rispetto delle regole, così come, nel ribadire la fiducia nella Magistratura, siamo assolutamente certi che nelle sedi opportune Falcone dimostrerà la propria estraneità ai fatti che gli sono contestati.”

Chiara Colosimo

Colosimo ieri elencando i nomi degli “impresentabili” aveva citato Falcone per il quale “nel luglio 2023, è stato disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui all’articolo 81, 110, 117, 319-quater del codice penale (induzione indebita a dare e promettere utilità). È in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Palermo, con prossima udienza fissata al 26 settembre 2024″. Per lo stesso candidato “in data 22 dicembre 2020, è stato inoltre disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui agli articoli 56, 81, 110, 317 del codice penale (tentata concussione). È in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Catania, con prossima udienza fissata al 28 maggio”, ha sottolineato la presidente della Commissione antimafia.


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