Carmela Quaranta

Carmela Quaranta strangolata in casa nel Salernitano, fermato l’ex: “Indizi schiaccianti”

Tabulati telefonici, GPS e filmati della videosorveglianza lo inchiodano per l’omicidio della 42enne, trovata morta a Pasqua a Mercato San Severino.

Salerno – Svolta nelle indagini sul femminicidio di Carmela Quaranta, la 42enne trovata senza vita la sera di Pasqua, il 20 aprile scorso, nella sua abitazione di via Trieste a Mercato San Severino, in provincia di Salerno. I Carabinieri della locale Compagnia, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore, hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti dell’ex compagno della donna, G.S., 56 anni, accusato di omicidio volontario. Le indagini, supportate da tabulati telefonici, dati GPS, immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno permesso di raccogliere “gravi elementi indiziari” a carico dell’indagato, che è stato trasferito alla Casa Circondariale di Salerno in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Operatrice sanitaria madre di due figlie, Carmela Quaranta è stata trovata morta nella sua casa di via Trieste dopo che un’amica e la sorella, allarmate dal suo silenzio, hanno dato l’allarme. Secondo il rapporto dei Carabinieri, la donna presentava ferite compatibili con un’aggressione violenta, e l’autopsia ha confermato che la morte è avvenuta per strangolamento. Il delitto, avvenuto in un contesto domestico, ha subito orientato le indagini verso l’ex compagno, con cui Carmela aveva avuto una relazione burrascosa, interrotta alcuni mesi prima. La Procura di Nocera Inferiore, guidata dal procuratore Antonio Centore, ha disposto accertamenti immediati per ricostruire le ultime ore della vittima.

Le indagini, condotte con meticolosità dai Carabinieri, si sono avvalse di strumenti tecnologici avanzati e di un’attenta raccolta di prove. I tabulati telefonici e l’analisi delle celle di traffico hanno confermato la presenza dell’indagato nelle vicinanze dell’abitazione di Carmela nelle ore precedenti il delitto. I dati GPS estratti dal suo smartphone hanno ulteriormente rafforzato il quadro indiziario, collocandolo sulla scena del crimine. Le immagini di videosorveglianza, acquisite da una telecamera privata in via Trieste, hanno catturato l’uomo mentre si allontanava dall’appartamento, con atteggiamenti descritti come “sospetti” dagli inquirenti.

A queste prove si aggiungono le testimonianze di vicini e conoscenti, che hanno riferito di frequenti litigi tra Carmela e l’ex compagno, culminati in episodi violenti e minacce nei mesi precedenti. “Abbiamo sentito urla più volte”, ha dichiarato un vicino al quotidiano Il Mattino, “e Carmela sembrava spaventata”. Questi elementi, combinati con il passato dell’indagato – già noto alle forze dell’ordine per reati di furto e detenzione di stupefacenti – hanno portato al fermo, eseguito nella tarda serata di ieri.

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