Carceri, Uilpa: “Violenza a Cagliari, agenti feriti con una gamba del tavolo chiodata”

Il segretario Cireddu: “I detenuti con problemi psichiatrici e i facinorosi trasferiti dalla penisola creano una situazione esplosiva”.

Cagliari – Nuovo episodio di violenza nel carcere di Uta, dove un detenuto ha aggredito tre agenti della polizia penitenziaria con un piede di tavolo, colpendoli al volto e in diverse parti del corpo. L’oggetto, ancora provvisto di chiodi, è stato usato come arma, infliggendo gravi ferite agli operatori. Solo l’intervento tempestivo dei rinforzi ha permesso di disarmare l’aggressore e soccorrere i feriti. A denunciare l’accaduto è Michele Cireddu, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria della Sardegna, che sottolinea come le aggressioni nel carcere siano ormai all’ordine del giorno.

“I detenuti con problemi psichiatrici e i soggetti facinorosi trasferiti dalla penisola stanno creando una situazione esplosiva. Serve un intervento urgente”, afferma Cireddu, evidenziando anche la carenza di organico nei reparti operativi. Il sindacato chiede l’immediato trasferimento del detenuto responsabile e auspica un cambio di rotta con l’arrivo del nuovo provveditore. Intanto, esprime piena solidarietà agli agenti feriti e rinnova l’appello per un rafforzamento delle misure di sicurezza all’interno della struttura.

A dicembre scorso i sindacati avevano lanciato l’allarme: “Il carcere di Uta è una polveriera”, avevano denunciato il Sappe, Uil Pa Pp, e Uspp. Diversi detenuti avevano cercato di impiccarsi, un altro aveva distrutto gli arredi della sua camera, quelli dell’infermeria, aveva aggredito gli agenti con un bastone; altri si erano rifiutati di rientrare in cella; 4 detenuti erano stati trasportati d’urgenza in ospedali esterni”, avevano riferito i segretari delle tre sigle, Luca Fais, Michele Cireddu e Alessandro Cara. “A questi eventi fanno da contorno le aggressioni e le minacce di morte a danno degli operatori”, episodi in aumento.

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